a cura della Redazione “Italiacanora”


La serata si apre ufficialmente con l’inno della Repubblica Italiana eseguito dalla Banda Musicale della Marina Militare, seguito dall’inno del Battaglione San Marco.

Per i 26 artisti in gara, stasera entra in gioco il televoto, aperto fin da subito e per tutto il corso della gara.

Il primo ad esibirsi è Ghemon (“Momento perfetto”), seguito da Gaia (“Cuore amaro”).
Tocca poi ad Irama (“La genesi del tuo colore”), di cui per i motivi già noti dovuti alla quarantena viene mostrato il solito video della prova generale.
Sarebbe clamoroso se dovesse arrivare sul podio, o addirittura vincere, senza praticamente mai esibirsi.
Segue un insolitamente elegante Gio Evan (“Arnica”).

L’ingresso di Fiorello è un omaggio a Little Tony: indossa una giacca di pelle rossa con le frangie ed interpreta, non senza imprecisioni, un medley dei suoi successi.

La gara riprende con Ermal Meta (“Un milione di cose da dirti”), in testa fin dalla prima serata, seguito da Fulminacci (“Santa Marinella”).

Fa il suo ingresso Zlatan Ibrahimovic, che fa la “formazione” del Festival (“Fiorello fantasista”, “in difesa l’orchestra, che ha difeso con i denti la forza della musica”, “Achille Lauro stopper… volevo scambiar la maglia con lui ma non si può, è sempre nudo”).
A lui il compito di introdurre Francesco Renga (“Quando trovo te”).

Dopo la pubblicità, riprende la gara con gli Extraliscio, immancabilmente accompagnati da Davide Toffolo dei Tre Allegri Ragazzi Morti (“Bianca luce nera”).

Prima ospite della serata è la bravissima e poliedrica Serena Rossi. Intona soavemente “A te” di Jovanotti, dedicandola ad Amadeus, allo scopo di promuovere “Canzone segreta”, suo prossimo programma tv.
Spetta a lei introdurre l’esibizione di Colapesce e Dimartino (“Musica leggerissima”), con la consueta pattinatrice al seguito.
Segue Malika Ayane (“Ti piaci così”), prima di un breve monologo di Fiorello dedicato alla figura del pubblico (dell’opera, del balletto, delle recite scolastiche…).

Tocca poi a Francesca Michielin e Fedez (“Chiamami per nome”), che dati per favoriti alla vigilia hanno finora raccolto risultati altalenanti.

Primo ospite musicale della serata è Ornella Vanoni.
Scherza con Fiorello (“Il canto è la tua passione? Ormai canta chiunque!”) e col maestro Leonardo De Amicis (“Gli ho detto di prender consiglio da sua moglie, guarda com’è ben pettinato”), prima di cantare un medley di suoi successi: “Una ragione di più”, “La musica è finita”, “Mi sono innamorato di te”, “Domani è un altro giorno”.
Propone poi “Un sorriso dentro al pianto”, canzone tratta dal suo ultimo album “Unica”, accompagnata al pianoforte da Francesco Gabbani, coautore della canzone.

Riprende la gara con Willie Peyote (“Mai dire mai (La locura)”), prima di un intervento di Zlatan Ibrahimovic (“Se non fai sfide con te stesso non puoi crescere… il fallimento non è il contrario del successo, ma una parte del successo”) e della presentazione di Tecla Insolia, seconda l’anno scorso nelle Nuove Proposte ed ora protagonista della fiction “La bambina che non voleva cantare” dedicata alla vita e alla carriera di Nada.
A Tecla spetta il compito di introdurre Orietta Berti (“Quando ti sei innamorato”), a cui segue Arisa (“Potevi fare di più”).
Viene poi invitata la giornalista Giovanna Botteri, inviata storica della Rai, a raccontare il suo lavoro e a ricordare come esattamente un anno fa il covid, che sembrava un virus solo cinese, è arrivato a stravolgere le nostre vite. Con estrema enfasi, poi, presenta Bugo (“E invece sì”).

A sorpresa, Amadeus in qualità di direttore artistico del Festival assegna a Fiorello, visibilmente stupito, il premio “Città di Sanremo”, per l’impegno profuso per portare a compimento questo Festival.
Si torna quindi alla gara con i Maneskin (“Zitti e buoni”), subito interrotta dalla consueta esibizione di Achille Lauro, questa sera estremamente autobiografica. Canta “C’est la vie”, prima di inginocchiarsi idealmente trafitto dalle spine della critica.
Quindi è la volta della originalissima Madame (“Voce”).
Vengono poi chiamati sul palco Federica Pellegrini e Alberto Tomba, testimonial delle Olimpiadi e Paralimpiadi Invernali di Milano e Cortina 2026. Per l’occasione, presentano due differenti loghi tra cui gli italiani potranno scegliere quale dovrà rappresentare i Giochi.
Insieme, poi, introducono l’esibizione di La Rappresentante Di Lista (“Amare”).
Dopo la pubblicità, è la volta del secondo ospite musicale: Umberto Tozzi. Anche lui canta un medley di suoi successi (“Dimentica dimentica”, “Ti amo”, “Stella stai”, “Tu”, “Gloria”).
Riprende la gara con Annalisa (“Dieci”), seguita dai Coma_Cose (“Fiamme negli occhi”).
Achille Lauro, stavolta in abiti borghesi, dopo aver ringraziato tutti per l’opportunità avuta in queste cinque serate, presenta il prossimo gruppo in gara, Lo Stato Sociale (“Combat Pop”).
Tocca quindi a Random (“Torno a te”), seguito a ruota da Max Gazzé (“Il farmacista”) e da Noemi (“Glicine”).
Chiudono la gara Fasma (“Parlami”) e Aiello (“Ora”).
In attesa di conoscere la classifica e i tre Campioni che si sfideranno nuovamente per la vittoria finale, il vincitore delle Nuove Proposte, Gaudiano, ripropone la sua “Polvere da sparo”.
C’è spazio anche per gli Urban Theory, formazione di ballerini che già abbiamo visto accompagnare Fiorello durante l’omaggio a Little Tony.
 

Arriva finalmente la classifica generale, che dal quarto posto in giù recita così:

4 Colapesce e Dimartino
5 Irama
6 Willie Peyote
7 Annalisa
8 Madame
9 Orietta Berti
10 Arisa
11 La Rappresentante di Lista
12 Extraliscio feat Davide Toffolo
13 Lo Stato Sociale
14 Noemi
15 Malika Ayane
16 Fulminacci
17 Max Gazzè
18 Fasma
19 Gaia
20 Coma_Cose
21 Ghemon
22 Francesco Renga
23 Gio Evan
24 Bugo
25 Aiello
26 Random

A contendersi il titolo saranno quindi Ermal Meta, Francesca Michielin con Fedez e i Maneskin.

Viene riaperto il televoto e tornano a votare per il verdetto finale anche la giuria demoscopica e la sala stampa.

Nel frattempo, spazio ad altri big della canzone che hanno fatto la storia del Festival di Sanremo: Michele Zarrillo, Paolo Vallesi e Riccardo Fogli. Propongono, nell’ordine: “La notte dei pensieri”, “La forza della vita”, “Storie di tutti i giorni” e “Cinque giorni”.
C’è tempo anche per l’esibizione del musicista, produttore e compositore Dardust (in gara tra l’altro come autore di cinque brani), accompagnato dai tamburini della Quintana di Ascoli.
Come di consueto, vengono assegnati alcuni premi collaterali.
Il premio della critica “Mia Martini” del Festival di Sanremo 2021 è stato assegnato a Willie Peyote e alla sua canzone “Mai dire mai (La locura)“. Il premio della sala stampa “Lucio Dalla” è andato a Colapesce e Dimartino con il brano “Musica leggerissima”. Il premio “Sergio Bardotti” per il miglior testo è andato a Madame con la canzone “Voce” mentre il premio “Giancarlo Bigazzi” per la migliore composizione musicale è stato assegnato a Ermal Meta con “Un milione di cose da dirti”.

Giunge quindi il verdetto.

Il Festival più insolito della storia si conclude col risultato più sorprendente: col 40,7% dei voti, i Maneskin, con la canzone “Zitti e buoni”, vincono il 71° Festival della Canzone Italiana.

Al secondo posto Francesca Michielin e Fedez (30,5%), al terzo posto Ermal Meta (28,8%).

A chiunque verrà dopo Amadeus, che ha già annunciato di non voler fare un terzo festival consecutivo, auguriamo di poter lavorare con maggior libertà e tranquillità, senza i vincoli che questa epidemia in atto sta ponendo a tutto il Paese.