a cura di “Auto d’epoca”


L’ Alfasud è un’autovettura prodotta e marchiata Alfa Romeo dalla Industria Napoletana Costruzione Autoveicoli Alfa Romeo (INCA) – Alfasud S.p.A (azienda controllata al 90% dalla stessa Alfa Romeo) dal 1972 al 1984. Si tratta della prima vettura ad essere assemblata nello stabilimento di Pomigliano d’Arco.

Fortemente voluta da Hruska e da Giugiaro, viene presentata nel 1975 la versione “Giardinetta” a tre porte, già dotata del motore di seconda generazione, tipo 30102, con potenza e coppia aumentate e la possibilità del cambio a 5 marce. In previsione del trasporto di carichi pesanti, fu studiata una speciale nervatura di collegamento tra il pianale e i passaruota posteriori che conferisce alla vettura un’eccellente rigidità torsionale della scocca. Il design è di Aldo Mantovani e per la prima volta ricompare la denominazione “Giardinetta”, registrata dalla carrozzeria Viotti nel 1945 per contrassegnare le sue vetture station wagon, su autotelai FIAT e Lancia, che rappresentano le progenitrici di questa tipologia di automobili. Lo scarso gradimento del pubblico italiano verso le station wagon – considerate fino agli anni ottanta dei veicoli da lavoro -, l’unica configurazione a tre porte e l’elevato prezzo di listino (3.101.000 Lire per il modello base nel 1975), determinarono lo scarso successo commerciale della “Giardinetta” (anche considerando l’estetica poco riuscita, soprattutto la parte posteriore), nonostante fosse dotata di un elegante pianale di carico in finto legno e di un ampio portellone che consentiva di trasportare oggetti molto ingombranti.

La prima serie, nelle due versioni “Giardinetta” e “Giardinetta 5M”, fu prodotta dal 1975 al 1977 in 3.799 esemplari, mentre la seconda serie, nell’unica versione “Giardinetta 1.3”, fu prodotta dal 1977 al 1980 in 2.100 esemplari. Meccanicamente l’Alfasud Giardinetta è simile alla Alfasud berlina, motore a 4 cilindri boxer da 1186 cc. e 73 Cv SAE, trazione anteriore, cambio a 4 rapporti sincronizzati + RM, retrotreno ad assale rigido, freni a disco sulle 4 ruote, pneumatici 165/70 SR 13. L’Alfasud Giardinetta veniva proposta nella versione 2 porte con portellone posteriore incernierato superiormente, la linea della carrozzeria derivava da quella della berlina 2 porte, stesse le dimensioni rispetto alla Alfasud berlina, eccetto il peso che differiva di circa 50 kg in più. L’Alfasud Giardinetta aveva 5 posti a sedere, oppure 2 a sedile posteriore ribaltato che garantiva un ampio vano di carico. L’Alfasud Giardinetta raggiungeva la velocità massima di 150 km/h, aveva un consumo normalizzato di 13 km/l. L’unica concorrente italiana dell’ Alfasud Giardinetta era la Fiat 128 Familiare.

Fonte : “autoemotodepoca” – a cura di Mario Berte