a cura della Redazione di “Motori e manutenzione”


Evitare il congelamento ai liquidi

Uno dei pericoli che destano preoccupazione a molti automobilisti riguarda il congelamento dei liquidi presenti nel veicolo. Chi vive, o debba recarsi, in zone dal clima particolarmente rigido, è bene che tenga a mente alcune indicazioni dedicate per il funzionamento della vettura anche nei mesi invernali.

Occhio alla paraffina nel gasolio

  • Gasolio invernale. A basse temperature, la paraffina presente nel gasolio tende a solidificare: le conseguenze possono andare dall’intasamento del filtro carburante, fino all’ostruzione dei condotti di alimentazione e dell’impianto di iniezione. Per ovviare a questi inconvenienti, che possono provocare conseguenze spiacevoli per il motore e per il portafoglio, esiste il gasolio invernale. Venduto di norma presso la maggior parte dei distributori di carburante da novembre a marzo, garantisce – in ossequio a normative internazionali – che il gasolio non “paraffini”, sino a temperature esterne nell’ordine di -10°. Come detto, solitamente è l’unico ad essere erogato nel periodo invernale. Nulla vieta, in ogni caso, di chiederlo esplicitamente al gestore del distributore.
  • Gasolio alpino. Altrimenti detto “gasolio artico”, viene erogato presso i distributori presenti nelle zone di montagna (lungo l’arco alpino, o nelle aree più fredde degli Appennini). Garantisce la sua azione fino a -20°C (a seconda della Compagnia produttrice: non c’è una normativa internazionale che ne abbia reso omogenei i parametri di funzionamento), tuttavia le Compagnie petrolifere ne evidenziano la presenza, e le performance, presso i distributori di carburante. Le prestazioni ottimali si ottengono facendo il “pieno” al serbatoio della propria auto con il gasolio alpino, e una volta fatto rifornimento, circolare per almeno un quarto d’ora prima di lasciare il veicolo in sosta (tanto più se questa avvenga all’aperto, per l’intera notte o per diverse ore): in questo modo, si permette al carburante di mescolarsi meglio nel serbatoio e nell’impianto di alimentazione.

Abbiamo volutamente riferito del gasolio in quanto per la benzina, a meno di non dover utilizzare la vettura in zone dalla temperatura rigidissima (comunque di diverse decine di gradi sotto lo zero: in questo caso, si può ovviare a qualsiasi eventuale rischio attraverso l’impiego di un additivo, comunemente reperibile con pochi euro presso qualsiasi negozio di autoricambi o portale di e-commerce), la questione è molto più semplice, avendo essa una sensibilità al gelo molto inferiore rispetto al gasolio.

Liquido lavavetro

Indispensabile per avere una buona visuale verso l’esterno, è importante provvedere anche all’utilizzo di un liquido antigelo da versare, emulsionandolo nelle quantità indicate dal produttore, nella vaschetta che contiene il lavavetro: in questo modo si eviterà che, con il freddo, il liquido nel recipiente diventi… un blocco di ghiaccio.

Liquido radiatore

L’antigelo per il motore esercita la propria funzione proteggendo le parti in movimento, dunque impedisce che queste possano congelare. Controllarne il livello è un’operazione semplicissima: basta, a motore freddo, sollevare il cofano motore, svitare il tappo della vaschetta ed osservare la quantità di liquido contenuta. Oppure guardare attraverso la vaschetta stessa, che è semitrasparente. Il livello corretto è vicino al “massimo” (più o meno su tre quarti): attenzione a non superare questo limite, per con rischiare che possa crearsi eccessiva pressione. L’eventuale rabbocco va effettuato con un liquido refrigerante che abbia lo stesso colore di quello già presente:

  • giallo-porpora (liquidi HOAT, impiegati nei motori più recenti)
  • liquido arancione-rosso (OAT, utilizzato solitamente nei motori a benzina e gasolio di fabbricazione recente)
  • blu-verde oltremare (di fabbricazione più datata in quanto contenenti nitriti, sali e fosfati, considerati pericolosi per la salute e l’ambiente).

La sostituzione dell’antigelo radiatore va effettuata ogni 4 o 6 anni per le vetture più moderne, oppure ogni 2 anni per quelle più datate (che, per intenderci, utilizzano il refrigerante blu o verde oltremare). In caso di rabbocco, è bene sapere preventivamente se la tipologia di antigelo già presente sia compatibile con eventuali altre colorazioni: i liquidi giallo-porpora possono essere presenti per non più del 90%, e quelli arancione-rosso fino al restante 10%. Quantitativi errati possono provocare la perdita delle proprietà antigelo e refrigeranti del liquido. Gli esperti consigliano di non mescolare antigelo di nuova generazione con liquidi più “anziani” (quelli, cioè, color blu o verde oltremare), perché potrebbe verificarsi un addensamento dei liquidi.

Se l’auto non parte: meglio non insistere

Qualora il veicolo turbodiesel, dopo una notte trascorsa all’aperto ed a temperature esterne rigide, non voglia saperne di avviarsi, ciò potrebbe derivare in primo luogo dall’avvenuto congelamento del gasolio. In questo caso, è necessario attenersi a queste indicazioni:

  • non fare più di tre o quattro tentativi per non rischiare di scaricare anzitempo la batteria o danneggiare il motorino d’avviamento
  • meglio attendere le ore più calde della giornata
  • non utilizzare additivi: la loro azione è di aiuto soltanto se questi vengono versati (chiaramente in quantitativi suggeriti dal produttore) prima della sosta e comunque a temperature più miti, dunque prima che la paraffina contenuta nel gasolio abbia già iniziato un processo di solidificazione
  • non aggiungere benzina nel serbatoio: il rischio è di provocare dei danni all’impianto di alimentazione
  • è superfluo, ma non lo lasciamo da parte: “No” assoluto a tentativi di riscaldamento del filtro del gasolio con un accendino o all’accensione di fuochi sotto la coppa dell’olio.

Cosa tenere in auto

Eco, infine, un promemoria delle attrezzature che è consigliabile avere a portata di mano durante la stagione invernale: accessori che, se si eccettuano le catene da neve (obbligatorie, se non si abbia montato gli pneumatici invernali, ma che possono comunque benissimo essere utilizzate in caso di nevicata improvvisa: la prudenza non è mai troppa), non sono prescritti dal Codice della Strada tuttavia ci sentiamo di raccomandare.

  • Un raschiagiaccio
  • Uno scopino
  • Cavi batteria di emergenza
  • Almeno un paio di guanti da lavoro, che siano in buone condizioni ed impermeabili
  • Un deghiacciante per serrature (che è meglio non tenere nel veicolo)
  • Una stuoia isolante per il parabrezza
  • Una vecchia coperta e almeno un paio di soprapantaloni impermeabili (chiunque si sia trovato a dover montare le catene nel bel mezzo di una nevicata sa quanto questi siano indispensabil!)
  • Un set di lampadine di ricambio.