a cura della Redazione “Tennis Club Story”


Björn Rune Borg (Stoccolma, 6 giugno 1956) è un ex tennista svedese. Soprannominato Ice Man[2] sia per la nazione di provenienza che per la freddezza ed il distacco che mostrava in campo, tra il 1974 e il 1981 ha vinto 11 titoli del Grande Slam, di cui sei al Roland Garros (secondo soltanto a Rafael Nadal per numero di vittorie) e cinque consecutivi a Wimbledon (fu il primo a vincerne cinque nell’era Open) ed è stato numero uno del mondo nella classifica ATP dal 23 agosto 1977 al 2 agosto 1981.

Annoverato tra i più grandi tennisti di tutti i tempi batté numerosi record dell’era Open che tuttora resistono, vincendo il 41% dei tornei del Grande Slam che disputò e il 90% dei singoli match di quei tornei, vincendo l’Open di Francia e Wimbledon nella stessa stagione per tre anni consecutivi, conquistando tre tornei del Grand Slam senza perdere un set. La sua percentuale di vittorie in carriera è dell’82,4% degli incontri disputati e del 71% contro giocatori all’epoca fra i primi dieci al mondo.

La sua ascesa, quando era ancora adolescente, contribuì negli anni settanta alla popolarità a livello mondiale del tennis, divenuto da allora tra gli sport più praticati fino ad oggi. Il circuito professionistico diventava sempre più redditizio e nel 1979 Borg fu il primo tennista a guadagnare più di un milione di dollari di montepremi in una stagione. Il logorio psicofisico per una carriera non lunga, ma intensissima, lo portò ad abbandonare il tennis a soli 26 anni, causando sconcerto nel mondo tennistico. È stato inserito nella International Tennis Hall of Fame nel 1987.

Björn venne affascinato dal tennis fin da giovanissimo, ma il suo primo sport praticato fu hockey su ghiaccio (sport di squadra più popolare in Svezia), infatti il suo rovescio a due mani deriva dal modo nel quale il bambino Björn impugnava il bastone da hockey su ghiaccio. Il primo contatto con il tennis lo ebbe quando accompagnò suo padre che, dopo aver vinto un torneo dilettantistico di tennis tavolo, ebbe la facoltà di scegliere tra diversi premi e suo padre disse a Björn di prendere quello che voleva quindi Björn prese una racchetta da tennis.

1980-1981: le battaglie con John McEnroe

Nel giugno 1980 vince il suo quinto Open di Francia. Anche quest’anno non perde neanche un set in tutto il torneo (stabilendo il record di 3 tornei del Grande Slam vinti senza perdere set, poi raggiunto dallo spagnolo Rafael Nadal), e poche settimane dopo riesce ad arrivare alla finale di Wimbledon contro un agguerritissimo McEnroe. La partita è giudicata da molti come una delle più belle della storia di questo sport, negli occhi dei tifosi rimarrà per sempre il tiebreak del quarto set, con Borg in vantaggio 2-1 nel conto set i due avversari diedero vita ad una grande sfida che vide Borg avere 5 palle match per chiudere l’incontro e McEnroe 6 palle per arrivare al quinto set; in quel tiebreak l’americano si impose per 18-16, ma poi nel quinto set Borg riuscì a prevalere 8-6 vincendo il suo quinto Wimbledon consecutivo. Anni dopo Borg confesserà che in quell’occasione per la prima volta ebbe paura di perdere il titolo sull’erba. Egli stesso ammise che quella sensazione corrispose all’inizio della fine del suo periodo di dominio. Poche settimane dopo i due rivali diedero vita ad un nuovo match spettacolare nella finale dell’US Open: stavolta il vincitore fu il grande campione americano e per Borg si concretizzò la terza sconfitta in finale nel torneo. In quell’anno Borg sconfisse il rivale nella finale dell’Open di Stoccolma e in seguito nella fase a girone del torneo The Masters. Dopo aver sconfitto McEnroe Borg riuscì a vincere il torneo per il secondo anno consecutivo battendo agevolmente Ivan Lendl in tre set 6–4, 6–2, 6–2. Oltre ai tornei più prestigiosi già elencati si aggiudica anche 6 tornei minori ATP. Durante il 1980 Borg e McEnroe si alternano in cima alla classifica mondiale: il 2 marzo McEnroe conquista il primato cedendolo il 24 dello stesso mese allo svedese che lo conserverà per 20 settimane per poi cederlo il 10 agosto e riprenderselo il 18 dello stesso mese e conservarlo fino al luglio 1981.

Borg e John McEnroe al termine della finale del Milano Indoor 1981, vinta dallo statunitense
Nel 1981 Borg vince il suo sesto e ultimo titolo (quarto consecutivo, record superato solo da Rafael Nadal nel 2014) all’Open di Francia; poche settimane dopo arriva per la sesta volta consecutiva in finale a Wimbledon, ma dopo 5 titoli e 41 vittorie consecutivi nello Slam britannico (record detenuto a pari merito con Roger Federer), McEnroe lo sconfigge in 4 combattuti set, impedendogli la conquista del sesto titolo. Il 5 luglio, dopo 46 settimane, Borg cede il posto di n. 1 del mondo a McEnroe, il 20 luglio riprende per la sesta e ultima volta il primato nel ranking per due sole settimane, portando il suo totale a 109. Qualche settimana dopo arriva per la quarta volta in finale all’US Open: come l’anno precedente a contendergli il titolo è sempre McEnroe che ha la meglio in quattro set, impedendogli così definitivamente di conquistare lo Slam statunitense (l’US Open 1981 fu l’ultimo Slam in assoluto giocato da Borg). Subito dopo la sconfitta la delusione per Borg è tanta; prima dell’inizio della cerimonia di premiazione e della conferenza stampa, si riveste ed abbandona lo stadio. Interrogato su questo comportamento ha dichiarato che oramai non c’erano più dubbi che McEnroe fosse il nuovo numero 1 del mondo e che lui non voleva essere il numero 2. Durante l’anno vinse solo 3 titoli portando il suo totale a 63: l’ultimo suo successo fu al torneo di Ginevra.

1982-1983: gli ultimi anni e il ritiro

Per via della tremenda delusione nella finale dell’US Open dell’anno precedente, nel 1982 Borg prese parte solo al Torneo di Monte Carlo, perdendo contro Yannick Noah nei quarti di finale, dopo aver passato tutta la stagione a fare da spettatore. Nel 1983 sempre a Monte Carlo si presentò in pessime condizioni fisiche per la lunga inattività: la sconfitta al secondo turno contro Henri Leconte fa decidere al campione svedese di abbandonare l’agonismo. Quella sull’argentino José Luis Clerc al primo turno a Monte Carlo 1983 rimane dunque l’ultima vittoria di Borg. La notizia del ritiro era già nell’aria, ma sconvolse il mondo del tennis a tal punto che persino il grande avversario McEnroe provò inutilmente a convincere il neanche ventisettenne Borg a continuare a giocare. Nei primi anni novanta Borg tentò un ritorno al tennis professionistico che fu un totale insuccesso. Borg scelse di riprendere a giocare con le sue vecchie e superate racchette in legno e perse il match del debutto contro Jordi Arrese all’Open di Monte Carlo. In seguito Borg subì una serie di cocenti sconfitte al primo turno contro giocatori di bassa classifica. Solo una volta, nel 1993, al primo turno del torneo di Mosca andò vicino al successo in una partita, portando Aleksandr Volkov al terzo set, ma anche in quella occasione perse al tie break per 9-7. Dopo il match si ritirò definitivamente limitandosi a giocare occasionalmente in tornei senior.

Fonte : “wikipedia”