a cura di Luciana Gennari

Delitto di violenza privata; privazione della libertà di determinazione e di azione; impedire l’accesso; bloccare il passaggio di un’auto con altro mezzo.

Nell’articolo 610 del Codice penale, la legge punisce chi, con violenza o minaccia, costringe altri a fare, tollerare od omettere qualcosa.

Chi blocca il passaggio, costringe a interrompere ciò che stavi facendo. È un atto di violenza forzata, contro il quale non puoi ribellarti.

La norma stabilisce una pena della reclusione fino a 4 anni. A riguardo, la Corte ha affermato due importanti principi: il reato scatta anche per pochi minuti: non conta quanto tempo duri la violenza, ma il semplice fatto che il comportamento sia stato realizzato; il reato scatta sia nel caso in cui la condotta sia stata posta in malafede (dolo), con l’intento di dar fastidio, sia con colpa, ossia ignorando di aver bloccato il passaggio.

Per saperne di più leggi di seguito le ultime sentenze della Legge per Tutti

Indice

Parcheggiare l’auto bloccando il passaggio alla persona offesa

Integra il delitto di violenza privata la condotta di colui che parcheggi la propria autovettura in modo tale da bloccare il passaggio impedendo l’accesso alla persona offesa, considerato che, ai fini della configurabilità del reato in questione, il requisito della violenza si identifica in qualsiasi mezzo idoneo a privare coattivamente l’offeso della libertà di determinazione e di azione

Cassazione penale sez. V, 16/10/2019, n.51236

Reato di violenza privata: quando si configura?

Il reato di violenza privata si configura non solo quando venga adoperata la violenza propria, ossia fisica, ma anche quando la condotta si esplichi con la violenza impropria, che si attua mediante l’uso di mezzi anomali diretti a esercitare pressioni sulla volontà altrui, impedendone la libera determinazione.

In questa prospettiva, il reato è ravvisabile anche nella condotta di colui che parcheggi la propria autovettura in modo tale da bloccare il passaggio e da impedire alla persona offesa di muoversi, rientrando nella rilevata nozione di violenza qualsiasi mezzo idoneo a privare coattivamente l’offeso della libertà di determinazione e di azione.

(Fattispecie nella quale, peraltro, il reato di violenza privata è stato escluso, risultando evidente il difetto del dolo e risultando, per converso, che la condotta dell’imputato – sostanziatasi nell’aver parcheggiato in doppia fila il proprio autoveicolo, per alcune ore, di notte, in tal modo “bloccando” le autovetture parcheggiate nella “fila interna” – era stata caratterizzata solo da una vistosa incuria in spregio del rispetto delle altrui esigenze).

Cassazione penale sez. V, 30/01/2007, n.9215

Bloccare il passaggio impedendo alla parte lesa di muoversi

Integra il delitto di violenza privata (art. 610 c.p.) la condotta di colui che parcheggia la propria autovettura in modo tale da bloccare il passaggio impedendo alla parte lesa di muoversi, considerato che ai fini della configurabilità del delitto in questione, il requisito della violenza si identifica in qualsiasi mezzo idoneo a privare coattivamente l’offeso della libertà di determinazione e di azione.

Cassazione penale sez. V, 17/05/2006, n.21779

Fonte: https://www.laleggepertutti.it/

(Gli articoli riportati sono specifici per le persone con Disabilità. Sono state eleminate in questa pagina, alcune Sentenze, reperibili nel sito: La Legge per Tutti – https://www.laleggepertutti.it/367524_bloccare-il-passaggio-ultime-sentenze)


Luciana Gennari

Nata a Roma il 7 febbraio 1953Vive a Roma

Persona con Disabilità per Ischemia cerebrale. Mamma di tre ragazzi. Raffaello: il figlio dell’amore, il figlio del desiderio e il figlio della scelta. Simone il figlio del desiderio ha una gravissima disabilità dalla nascita. Francesco il figlio della scelta, di anni 30, con patologia schizofrenica (malattia invisibile), morto il 26 novembre 2021. Già Presidente della Consulta per i Diritti delle Persone con Disabilità – Municipio IX ROMA EUR – Comune di Roma, dalla sua istituzione nel 1999 ad oggi, fino alla morte del proprio figlio. In questa Rubrica si potrà parlare di disabilità motoria, sensoriale, intellettiva e mentale, perché farlo dà la possibilità a chi ci circonda di confrontarci ed aiutarci. Sarà un impegno prezioso per un gesto di servizio e di solidarietà autentica.

Email: luciana.gennari53@gmail.com

Cell: +39 3358031152


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