a cura della Redazione Spazio Interattivo


Grazioso comune del Lazio, di circa 2000 abitanti, adagiato ai piedi dei monti Cimini, poco distante da Viterbo e al confine del lago di Vico, ad una altitudine che sfiora i 400 metri, il suo patrimonio artistico e culturale è costituito da numerose Chiese, dal maestoso Castello Farnese, residenza di Giulia “la Bella”, sorella del papa Paolo III, nonché dai gradevoli lineamenti, non logorati dal corso dei secoli, dei suoi borghi medioevali. Il tutto nell’incantevole cornice di un paesaggio caratterizzato dalla presenza di folti e secolari castagneti e rigogliosi noccioleti che regalano al visitatore un’aria sempre fresca e salubre.

Le origini di Carbognano sono molto antiche e sembrano risalire ad epoca Etrusca e Romana. La sua posizione a ridosso dei monti Cimini, nella parte meridionale dell’Etruria, lascia immaginare che il territorio sia stato considerato fin dal IV secolo AC, un presidio strategico. Lo testimoniano alcuni rudimentali sepolcreti in località “Costa dei galli” che dovettero servire più a soldati e genti di passaggio che a una comunità stabilmente insediata nel luogo. Notizie certe si hanno soltanto a partire dal X secolo quando il feudo risulta iscritto tra i possedimenti dell’Abbazia di Farfa. Nel secolo XIV appartenne alla potente famiglia dei Prefetti di Vico e successivamente passò tra i possedimenti della Camera Apostolica. Nel 1494 Papa Alessandro VI Borgia decise di concedere Carbognano ad Orsino Orsini, signore di Bassanello e a sua moglie Giulia Farnese che vi soggiornò fino al 1522. Dopo di lei sua figlia Laura lo lasciò in eredità a Giulio della Rovere, nato dal suo matrimonio con Nicolò della Rovere. Nel 1630, Papa Urbano VIII Barberini elevò Carbognano a Principato e, dopo una serie di unioni matrimoniali, esso finì tra i possedimenti della famiglia Colonna di Sciarra, a cui rimase fino al 1870.

Tradizioni e Feste: Le radici di un popolo

Come avviene in ogni altro piccolo paese, l’anno è scandito dal susseguirsi di feste e ricorrenze religiose solennizzate più o meno sentitamente dalla popolazione. Alcune di queste, vengono ancora oggi, rievocate come nella più antica tradizione del posto, e così come ce le hanno tramandate i nostri progenitori.Mi viene in mente la suggestiva e solenne processione del venerdì Santo, nella quale moltissimi abitanti del posto prendono parte alla rievocazione della reposizione di Cristo nel sepolcro dopo la Passione, rigorosamente vestiti con le tuniche delle Confraternite, sfilano per il paese, illuminato da fiaccole, portando in mano antichi oggetti che ricordano appunto la Passione. Così come la Processione dei Santi Patroni, S. Eutizio da Ferento e San Filippo Neri, alla fine di maggio in occasione delle faste Patronali, o la processione di Luglio di Sant’Anna, e ancora quella di Ferragosto con la suggestiva quanto imponente macchina della Madonna Assunta in Cielo. Da ultimo non va dimenticato il Presepio vivente che si svolge nell’antico borgo del Castello Farnese, in un’atmosfera davvero suggestiva e che richiama una moltitudine di turisti da ogni parte. Questi gli eventi religiosi, ma non vanno certo dimenticate le sfilate dei carri allegorici durante il carnevale, così come le sagre di prodotti tipici che si svolgono durante l’estate carbognanese.

Le Processioni

Rappresentano un momento di forte aggregazione popolare. Nelle processioni vengono portate per le vie del paese le statue raffiguranti i Santi festeggiati. Data l’imponenza di quasi tutte le “macchine dei Santi” presenti a Carbognano, è richiesto un elevato numero di portatori, e da alcuni anni grazie all’idea di un nostro concittadino, Alessandro Felicioni, è nata una aggregazione di giovani e meno giovani chiamati “I Cavalieri di San Filippo Neri” deputati al trasporto delle statue.

Essi vestono una casacca bianca con mantellina azzurra o rossa a seconda del Santo da trasportare rendendo molto suggestive queste manifestazioni popolari della fede. Attualmente il sodalizio, che dal 1° ottobre 2009 si è dotato di uno STATUTO e di uno STEMMA, è costituito da molti associati che vanno aumentando di trasporto in trasporto. Nella processione dei SS. Patroni nel 2007, il gruppo è stato insignito della prima targa riconoscimento dalla loro costituzione (foto sotto) e in quella del 2008 di una medaglia che ogni cavaliere indossa in ogni processione.

Prodotti Tipici: Le specialità del posto

Carbognano, grazie alla sua posizione privilegiata nel contesto della Selva Cimina, gode di un clima molto fresco e favorevole a molte colture collinari. Si registra una possente e massiva presenza su tutto il territorio di coltivazioni di noccioleti e castagneti , ma non mancano certo colture più mediterranee come l’ulivo e la vite. La lavorazione agricola di questi prodotti richiede un impegno costante nel corso di tutto l’anno da parte degli operatori che vi lavorano.

Oggi come avviene anche negli altri settori produttivi, il ciclo di lavorazione che si chiude con la raccolta del prodotto è svolto con l’ausilio preponderante di attrezzature altamente meccanizzate e sofisticate che permettono oltre all’ottimizzazione dei tempi di raccolta, produzioni nettamente superiori in termini di quantitativi rispetto al passato. Una volta ultimata la raccolta del prodotto sia esso nocciola o castagna inizia la sua lavorazione presso gli stabilimenti situati in loco; ad esempio per quanto riguarda le nocciole, queste vengono essiccate, sgusciate e tostate ed infine commercializzate per essere impiegate nell’industria alimentare ed in specie in quella dolciaria che dopo il suo ciclo di lavorazione le reimmetterà sulle nostre tavole sottoforma di dolci, cioccolate e cioccolatini e non solo.

 Fonte : “carbognanonline”