a cura della Redazione di “Focus Misteri”


Intorno al lago Roopkund giacciono centinaia di scheletri che si sono accumulati dall’800 d.C. al 1800 circa. Perché tanti uomini sono morti lì in epoche differenti?

È il lago Roopkund, uno specchio d’acqua di pochi metri di diametro, che si trova a più di 5.000 metri di altezza sul versante indiano dell’Himalaya, nello Stato dell’Uttarakhand. Il laghetto glaciale rappresenta un mistero per gli studiosi fin dal 1942, quando si scoprirono negli immediati dintorni e sul fondo del bacino migliaia di resti umani: scheletri di centinaia di persone, la cui presenza rimane ancora oggi senza spiegazione.

Diversi studi, dagli anni ’40 in poi, hanno cercato di svelare l’identità e la datazione degli scheletri, che per circa un mese l’anno, quando il ghiaccio invernale si scioglie, sono visibili nelle acque poco profonde del Roopkund.

CHE COSA HA UCCISO QUESTI UOMINI?

Una recente ricerca ha analizzato i resti di 38 persone, identificando 23 uomini e 15 donne e rivelandone, in un terzo dei casi, la provenienza da luoghi differenti e lontani dall’area in cui si trova il lago. Gli scienziati hanno studiato più di 300 individui, ma non sono in grado di stabilire con certezza cosa li abbia uccisi e come, e se siano morti lì oppure i loro resti vi siano stati trasportati. In ogni caso, queste persone non sembrano appartenere solo a etnie differenti, ma anche a epoche diverse: le prime morti sembrano infatti risalire all’800 dopo Cristo, mentre le più recenti sono state datate agli inizi del 1800.

Fonte : “Focus” – a cura di Roberto Graziosi