a cura di Carlo Orlandi (Playerdue Lighting) – Giuseppe Santagata (Fotografiaartistica.it)


In questo articolo scopriremo come fotografare le stelle ovvero ci concentreremo sulle tecniche e le impostazioni per realizzare delle incredibili fotografie con il cielo stellato. Ti sei mai chiesto come fotografare le stelle? Non sai quale attrezzatura ti serve e quali sono le impostazioni migliori da utilizzare? Fotografare un cielo stellato può sembrare difficile, ma una volta appresi alcuni accorgimenti tecnici, è estremamente gratificante.

come fotografare le stelle guida

Strumenti essenziali per la fotografia notturna del cielo

Treppiede

Probabilmente l’accessorio fotografico più importante per aiutarti a fotografare le stelle è un treppiedi. Questo perché è necessario tenere la fotocamera ferma per periodi di tempo abbastanza lunghi.

Fotocamera

Una macchina fotografica che può andare bene per l’astrofotografia. La funzione principale che richiede la fotografia di un cielo stellato è che la fotocamera sia provvista di modalità manuale, per permettere di gestire autonomamente le impostazioni. Idealmente abbiamo bisogno di una fotocamera con un grande sensore e un obiettivo luminoso. Un sensore più grande, infatti, catturerà più luce disponibile, il che significa che otterrai risultati migliori durante le riprese notturne.

L’obiettivo grandangolare ci consentirà di avere un campo più grande per le nostre immagini e di conseguenza catturare una parte di cielo maggiore, questo va bene soprattutto se vogliamo includere parte del paesaggio. Diversamente se vogliamo concentrarci su una parte specifica abbiamo bisogno di un teleobiettivo o di un telescopio. La luminosità consigliata dela lente si aggira intorno al f / 2.8.

Scatto remoto o intervallometro

Un telecomando di scatto remoto è uno strumento che comanda lo scatto all’esterno della fotocamera, senza la necessita di premere il pulsante di click nella fotocamera. Esistono alcuni modelli avanzati, noti anche come intervallometri, che consentono di eseguire una sequenza automatica di esposizioni distanziate fra loro da un intervallo temporale programmabile. Ad esempio, puoi impostare la tua fotocamera per scattare 100 immagini di 20 secondi ciascuna. Alcune fotocamere possono essere, inoltre controllate tramite un app da cellulare.

Perché abbiamo bisogno di scattare in remoto? Per due motivi. Evitare i piccoli movimenti che potremmo causare premendo il click e gestire la modalità BULB. Ovvero le esposizioni superiori a 30 secondi, quando l’otturatore rimane aperto finché si tiene premuto il pulsante dell’otturatore.

Scelta del luogo e inquinamento luminoso

Molto importante al fine della riuscita dello scatto è la scelta del luogo dal quale scattare la foto alle stelle. La luce vicino alle città soffre di inquinamento luminoso. L’inquinamento luminoso è un’alterazione dei livelli di luce naturalmente presenti nell’ambiente notturno. Questo si traduce in una sorta di foschia, che nasconde la visione perfetta del cielo stellato. Il luogo ideale per fotografia astronomica deve essere, pertanto, distante da qualsiasi centro abitato. Inoltre è consigliabile scattare in alta quota,dove l’atmosfera è più sottile e ci sono un numero minore di particelle che disperdono la luce. Questo permette di creare degli scatti più nitidi, con una maggiore trasparenza e contrasto.

Fase lunare

Ci sono vantaggi e svantaggi nel fotografare sotto ogni fase lunare. Indipendentemente dalla tua decisione, controlla il meteo e la qualità dell’aria. Cerca le fasi lunari e le costellazioni con app gratuite come Star Walk (per iPhone) o Google Sky Map (per Android), che mostrano la vista del cielo da luoghi specifici in qualsiasi momento della notte. Se vuoi fotografare la Via Lattea o catturare le stelle è meglio scattare con una luna nuova. Questo, tuttavia, comporterà una luce scarsa, quindi ISO più alti o esposizioni più lunghe con delle conseguenze riguardo a rumore e aberrazioni cromatiche.

Come regolare la fotocamera

Quando fotografiamo le stelle abbiamo bisogno di combinare 3 parametri: ISO alti, diaframmi aperti e tempi di posa lunghi.

Modalità manuale

Innanzitutto dobbiamo impostare la fotocamera in modalità manuale (in genere “M” sul selettore di modalità), e la modalità di messa a fuoco del nostro obiettivo in manuale (di solito tramite un interruttore sull’obiettivo) perché sarà impossibile mettere a fuoco in automatico in un panorama con scarsa luce. Un trucco può essere quello di usare il Live View e mettere a fuoco su una stella luminosa. Alcuni professionisti mettono a fuoco precedentemente con la luce solare e mettono un segno sulla ghiera dell’obiettivo per sapere precisamente dove andare a posizionare la messa a fuoco manuale quando non c’e’ luce.

Sensibilità ISO

Imposta la sensibilità ISO tra 1600 e 6400 (dipende dalle capacità della tua fotocamera) Considera che all’aumentare del valore della scala ISO, aumenterà il rumore prodotto della vostra reflex.

Diaframma

Data la situazione di poca luce, è bene utilizzare un diaframma molto aperto.

Come fotografare le stelle in maniera statica

A causa della rotazione della Terra, nelle lunghe esposizioni sembra che le stelle si muovano. Per fotografare le stelle in modo che non risultino mosse, siamo limitati nel tempo di esposizione del nostro scatto. Il tempo varia a seconda della lunghezza focale, ma come regola generale, le esposizioni più lunghe di circa 20-30 secondi tendono a mostrare un minimo movimento delle stelle. Esistono a riguardo due regole seguite dai professionisti dette: regola del 600 e regola del 500.

Regola del 500 e del 600

La regola del 600 indica quali sono i tempi (in secondi) da utilizzare prima che il movimento delle stelle sia percettibile nelle foto. Questo valore si ricava dividendo il numero 600 per la lunghezza focale reale dell’ottica che state utilizzando. Questo significa che se utilizzate una fotocamera con sensore APS dovete moltiplicare la focale dell’obiettivo per 1.5 o 1.6 a seconda se sia una Nikon o una Canon.

Il calcolo è abbastanza semplice: 600 diviso la lunghezza focale del tuo obiettivo = l’esposizione più lunga (in secondi) che evita la scia.

Personalmente non credo che la regola del 600 sia l’approccio migliore. Se hai intenzione di stampare in grande formato potrai, infatti, notare una piccola quantità di scia. Stampe piccole o immagini per il web non evidenziano questo problema. Quindi ti consiglio di utilizzare la regola del 500.

500 diviso la lunghezza focale del tuo obiettivo = l’esposizione più lunga (in secondi) che evita la scia.


Un’ulteriore alternativa è quella di procurarsi un inseguitore stellare che fa seguire alla fotocamera il movimento delle stelle. Tuttavia, se inquadri insieme alle stelle anche parte del paesaggio, quest’ultimo risulterà mosso. In questo caso dovrai eseguire due scatti separati e unirli in post produzione.

Astrofotografia

Se vogliamo concentrarci su una parte del cielo stellato abbiamo bisogno di un teleobiettivo luminoso (ahimè molto costoso). A livello professionale si usa una tecnica (detta astrofotografia a fuoco diretto) che si ottiene smontando l’obiettivo della macchina fotografica ed adattando il corpo macchina direttamente al fuoco del telescopio, utilizzando il tubo ottico come se fosse un qualsiasi obiettivo fotografico. Il vantaggio di questa tecnica è quello di una maggiore nitidezza e risoluzione dei dettagli.

Come fotografare la scia delle stelle

Le scie stellari sono più facili da fotografare. Anche in questo caso, sarà necessario impostare l’attrezzatura su un treppiede e pianificare attentamente la composizione. Per una corretta riuscita della foto dobbiamo prefigurare il movimento delle scie stellari. Un trucco, adottabile nell’emisfero nord, è quello di trovare la stella polare (che rimane fissa) e di posizionarla all’interno della nostra composizione. In questa maniera tutte le altre stelle sembreranno ruotare intorno alla stella polare.

Invece di eseguire un’unica esposizione lunghissima, un altro trucco consiste in eseguire una serie di esposizioni più brevi (di 30 o 40 secondi) da poi riunire in post produzione. Scattare una serie di esposizioni più corte e poi unirle, ci consentirà di avere delle immagini più pulite, poiché esposizioni molto lunghe sono maggiormente soggette al rumore fotografico. Per fare questo avremo bisogno di un intervallometro che gestirà la sequenza degli scatti.

Come scattare foto di stelle con il cellulare

È possibile scattare foto del cielo notturno con un iPhone o uno smartphone Android, ma non possiamo aspettarci dei risultati miracolosi. I piccoli sensori all’interno di un cellulare limitano il risultato. Abbiamo bisogno, anche in questo caso, di un treppiede e di modalità di scatto remoto, oltre ad una app che ci permetta di poter effettuare delle esposizioni più lunghe. Ad esempio, su iPhone è possibile scaricare l’app NightCap Camera e su Android è disponibile un’app chiamata Long Exposure Camera 2.

Se hai un telescopio, un trucco consiste nel mettere la fotocamera dello smartphone nell’oculare, esistono anche degli specifici adattatori per questo, così da poter sfruttare l’ottica del telescopio.

Fonte : fotografiaartistica.it di Giuseppe Santagata