a cura di Luciana Gennari


Scopri le regole dei permessi 104 per assistere familiari lontani. Requisiti, documenti e rischi di non riconoscimento del permesso retribuito.

La Legge n. 104/1992 concede permessi retribuiti ai lavoratori che assistono familiari con disabilità grave. Tuttavia, quando il familiare si trova a distanza, la situazione può complicarsi.

Esploriamo i requisiti, i documenti necessari e i rischi di non riconoscimento del permesso retribuito.

Come funzionano i permessi 104 per assistenza a distanza?

In base al terzo comma dell’articolo 33 della Legge 104, i dipendenti, sia pubblici che privati, che forniscono assistenza a coniugi o familiari affetti da disabilità grave, hanno diritto a tre giorni di permesso retribuito al mese, con la flessibilità di utilizzarli anche in forma oraria (in ore). In questo periodo di permesso, il lavoratore continua a percepire la sua retribuzione, anche senza recarsi fisicamente al luogo di lavoro.

Posso richiedere i permessi 104 se il familiare disabile vive in un’altra Regione?

Sì, è possibile, ma bisogna rispettare alcuni adempimenti.

Secondo l’art. 6 del d.lgs. n. 119/2011, se il familiare disabile risiede a oltre 150 chilometri dalla residenza del dipendente, è necessario presentare documentazione che comprovi l’effettivo impiego della giornata per la prestazione di assistenza.

Quali documenti sono richiesti per l’assistenza fuori Regione?

Il suddetto art. 6 del d.lgs. n. 119/2011 richiede documenti come titoli di viaggio, ricevute del pedaggio autostradale o dichiarazioni di strutture sanitarie. È fondamentale dimostrare il raggiungimento del luogo di residenza dell’assistito.

Residenza o domicilio: qual è la differenza nella Legge 104?

La disciplina della Legge 104 fa riferimento alla residenza, non al domicilio. Secondo l’art. 43 del c.c., la residenza è il luogo di dimora abituale, mentre il domicilio è la sede principale degli affari e interessi. Questa distinzione è determinante.

Pertanto, per poter usufruire dei permessi 104 per l’assistenza a familiari disabili fuori Regione, va considerata per legge la distanza che intercorre tra il luogo di residenza del dipendente e quello di residenza del familiare disabile.

La dimora temporanea è importante nella Legge 104?

Sì, in alcuni casi. Il termine “dimora temporanea” si riferisce al soggiorno per un determinato periodo in un luogo diverso da quello abituale, ove invece si risiede.

Pertanto, la dimora temporanea (ossia, l’iscrizione nel registro della popolazione temporanea come previsto dall’articolo 32 del d.P.R. n. 223/1989) può avere rilevanza solo se confermata attraverso una dichiarazione sostitutiva ai sensi del d.P.R. n. 445/2000.

Come dimostrare l’effettivo spostamento nella Legge 104?

Dopo aver usufruito dei permessi, il dipendente deve mostrare documenti idonei al datore di lavoro per giustificare l’assenza e confermare l’effettivo spostamento per prestare assistenza al coniuge o parente disabile. L’INPS valuta l’adeguatezza della documentazione presentata.

Se il dipendente non può fornire questa prova, l’assenza non sarà giustificata come permesso retribuito ai sensi della Legge 104. E pertanto si potrebbe avere anche un licenziamento.

In poche parole, si possono chiedere i permessi 104 per assistere familiari che si trovano a più di 150 chilometri di distanza.

Tuttavia, è essenziale documentare in modo chiaro e inequivocabile l’effettivo spostamento presso la residenza del familiare disabile per evitare possibili problemi di riconoscimento del permesso.

FONTE : https://www.laleggepertutti.it/ – 30 Gennaio 2024  – Autore: Raffaella Mari


Luciana Gennari

Nata a Roma il 7 febbraio 1953Vive a Roma

Persona con Disabilità per Ischemia cerebrale. Mamma di tre ragazzi. Raffaello: il figlio dell’amore, il figlio del desiderio e il figlio della scelta. Simone il figlio del desiderio ha una gravissima disabilità dalla nascita. Francesco il figlio della scelta, di anni 30, con patologia schizofrenica (malattia invisibile), morto il 26 novembre 2021. Già Presidente della Consulta per i Diritti delle Persone con Disabilità – Municipio IX ROMA EUR – Comune di Roma, dalla sua istituzione nel 1999 ad oggi, fino alla morte del proprio figlio. In questa Rubrica si potrà parlare di disabilità motoria, sensoriale, intellettiva e mentale, perché farlo dà la possibilità a chi ci circonda di confrontarci ed aiutarci. Sarà un impegno prezioso per un gesto di servizio e di solidarietà autentica.

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