a cura della Redazione GreenMe


La convivenza è logistica e sentimento, inestricabilmente mescolati. Per questo è un’occasione così importante per una coppia.

Svegliarsi ogni giorno insieme alla persona che si ama, condividendo fino in fondo le piccole gioie della vita: un sogno bellissimo che però a molti fa (comprensibilmente) paura. E il motivo del timore non sta, di solito, nella paura di assuefarsi ai piaceri del sentimento, ma nella paura che i problemi pratici quotidiani finiscano per rovinarlo.

In effetti si sente spesso dire che la convivenza è il banco di prova per una coppia: potrebbe svelare il lato oscuro di ciascuno dei partner e fare “scoppiare” quella che magari fino a poco tempo prima era una bellissima e serena relazione. Potrebbe, certo. Ma con un po’ di organizzazione e di pensiero positivo la maggior parte delle difficoltà sono evitabili!

La dott.sa Michela Rosati, sulla rivista Psychologies, scrive che la coppia convivente può costruirsi, a livello sentimentale e ideale, su tre fasi: passato, presente e futuro. Costruire sul passato significa iniziare una nuova vita insieme superando tutte le difficoltà, stare nel presente significa assaporare la quotidianità ma soprattutto saper vivere delle nuove avventure, e il richiamo al futuro spinge a non dimenticarsi di continuare a sognare e progettare.

Curare il sentimento, quando si convive, significa infatti:

  • Essere fieri delle conquiste che hanno portato alla convivenza, come cercare una casa, arredarla e trasferirsi, e condividerle con le persone alle quali si vuole bene (costruire sul passato) 
  • Trovare delle attività che possano dare una scossa alla coppia, ora sistemata e stabilita, per non cadere nella routine sentimentale (costruire sul presente) 
  • Condividere con il partner i propri sogni e obiettivi e immaginare scenari futuri non solo per la vostra relazione, ma per la vostra vita in generale. Lasciarsi, così, trasportare dalla fantasia (costruire sul futuro). 

Curare il lato pratico della convivenza è altrettanto importante, perché quando si vive sotto lo stesso tetto i fatti e le idee sono spesso gli uni lo specchio delle altre. E allora, ecco pochi piccoli consigli pratici per sentirvi più a vostro agio dal punto di vista pratico.

  • Personalizzate la casa dove andrete a vivere, soprattutto se era già di uno dei due partner. Comprare dei nuovi quadri, dei mobili o anche solo delle tende diverse sembra poco importante, ma sta a significare che ora la casa è di tutti e due. 
  • Stabilire delle regole fin dal primo giorno, senza aspettare di vivere future irritazioni per cose simili. Per regole si intendono turni per la pulizia o la spesa, spartizione delle bollette, definizione degli spazi dell’armadio, ecc. Questo è un tema noioso che spesso si teme ad affrontare subito, ma prima è meglio è.
  • Organizzare spazi e tempi personali. Convivere, lo sapete, non significa stare tutto il giorno appiccicati. Se ne avete la possibilità, allestite degli spazi (o prendetevi dei tempi) per poter vivere momenti di sana solitudine. La solitudine è essenziale per ricaricare le batterie del corpo e dell’anima e in una convivenza è particolarmente importante salvaguardarla.
  • Non dimenticare gli amici, i colleghi e la famiglia. Evitare la tentazione di chiudersi è molto importante. Questo significa, dal punto di vista pratico, accettare che l’altro non sia sempre disponibile e non pretendere di monopolizzare la sua vita. Quando però la presenza di amici e famiglia rischia di diventare una continua “invasione di campo” è necessario fissare delle regole anche in questo senso, perché la casa è di tutti e due.