a cura della Redazione di Club50-Plus


Galateo, bon ton, etichetta… un tempo rappresentavano i fondamenti per saper stare in società e non destare scandalo in situazioni eleganti. Ma il galateo non riguardava semplicemente, come siamo portati a pensare, le regole da seguire a tavola o più comunemente il comportamento nei riguardi delle signore; in realtà prescriveva una serie di procedure atte a rimarcare il rispetto per il prossimo in ogni occasione. In sostanza, i dettami del galateo, fatte salve alcune eccezioni, potevano essere equiparati alle norme di buona educazione, fondamentali per potersi comportare in pubblico senza imbarazzo.

Certo, molte regole sono state perse, sia perché orpelli inadeguati ai tempi, sia perché la classe dominante si è spostata man mano verso una democratizzazione dei modi, dei sessi e del benessere. Oggi sono cambiati i codici di comportamento, i canoni estetici e purtroppo anche quelli del buongusto. La nostra generazione degli “oltre–anta” cerca di adattarsi e di interpretare questa nuova realtà “liquida” (citando Bauman) che si modifica a velocità sempre maggiore, imparando come vivere (e sopravvivere) alla mutevolezza.

Il gentil sesso

Sicuramente il tempo  e l’evoluzione del rapporto tra uomo e donna ha sdoganato certe “gentilezze” nei confronti del gentil sesso e rendendo meno galante l’approccio ad esso. Forse il baciamano non è più odierno e viene ritenuto un po’ imbarazzante quando fatto in situazioni non consone, ma aprire la portiera della macchina alla propria accompagnatrice, cederle il passo quando necessario, sedersi solo dopo che lo abbia fatto la donna, aiutarla nell’indossare e togliere il soprabito (parola antiquata, lo so) sono davvero attenzioni così fuori moda e da demonizzare in virtù della parità tra sessi? Beh, io non mi sono mai offesa quando qualcuno si è comportato così nei miei riguardi. Anzi, devo dire, peccato che ce ne siano così pochi di uomini che ancora lo fanno!

La stretta di mano

Fare nuove conoscenze, un tema che tocca da vicino i membri del Club-50plus… Nel momento in cui ci si presenta ad una persona, a partire dal portamento con cui ci si avvicinerà all’altro, fino al contatto visivo ravvicinato e alla prima stratta di mano, saranno pochi i secondi a disposizione per dare la migliore immagine di sé. E, dato che “la prima impressione è quella che conta”, ecco che una stretta di mano data in modo consapevole e non automatico, saprà rivelare molto di voi e del vostro stato emotivo. A proposito, sapete perché si stringe la mano con la destra? Perché alle origini ( il galateo ha radici antiche) si intendeva dimostrare a chi si ha di fronte che non si avevano armi in pugno. Per fotuna questi tempi sono superati. O quasi. Regole del galateo moderno indicano che la stretta dev’essere ferma e decisa, accompagnata da un sorriso accennato. Abbiamo detto che questa stretta è la prima impressione che offriamo di noi stessi: non dovrà essere flaccida poiché si darebbe un’impressione di insicurezza e inettitudine, ma neanche diventare una morsa, soprattutto se la controparte indossa anelli. Darebbe un’ impressione di aggressività e grossolanità.

Il galateo moderno

In realtà è piuttosto utopico che le “buone maniere” dei tempi delle nostre nonne, il ristabilire cosa si deve o non si deve fare, torni a regolare i comportamenti impazziti della società attuale. Il discorso coinvolgerebbe il linguaggio, l’abbigliamento (Il filosofo francese Abel Dufresne diceva: “La persona insignificante segue la moda, la presuntuosa la esagera, e quella di buon gusto scende a patti con essa”), il comportamento verso il prossimo, uomo o donna che sia, senza tuttavia trasformarci in anacronistici principi e principesse. Certo, il galateo non ha regole assolute, dal momento che esse dipendono da elementi come storia, religione, clima o conformazione del territorioMa, tolleranza, stile, intelligenza ed educazione posso essere ritenute le parole magiche di un galateo moderno universale.

Fonte : Club50-plus.it – art. a cura di Emilia31