a cura di “Auto d’epoca”


Debutta in sordina al Salone dell’Automobile di Belgrado del 1974 mentre in Italia la sua presentazione avviene a metà giugno dello stesso anno. In effetti già da alcuni anni la casa torinese stava lavorando al progetto di una nuova fuoristrada. Il nuovo modello doveva rispondere, oltre alla scontate caratteristiche off-road, a quelle specifiche di guidabilità e confort di un’autovettura moderna.

Destinata a sostituire la “Campagnola” della quale mantiene il nome, ha le seguenti caratteristiche tecniche fondamentali: motore derivato dalla Fiat ” 132 “; sospensioni a quattro ruote indipendenti e carrozzeria autoportante. Oltre la versione civile sono previste quella militare e con carrozzeria a tetto metallico. La Nuova Campagnola era un fuoristrada puro, di concezione interamente nuova rispetto al modello precedente: aveva la scocca portante (che permetteva di avere una notevole luce a terra) invece del classico telaio separato, aveva 2 longheroni a “doppia c” con traverse direttamente saldate al fondo scocca, la trazione posteriore con l’anteriore inseribile, riduttore con un rapporto molto corto (3.87:1), sospensioni indipendenti a barre di torsione su tutte e quattro le ruote (posteriori con doppio ammortizzatore) e differenziali autobloccanti sia all’anteriore che al posteriore.

Numerosi i suoi optionals fra i quali: differenziali autobloccanti sui due assali, penumatici maggiorati nella sezione, doppi giunti avantreno, sedili posteriori, faro orientabile, impianto riscaldamento e aerazione, gancio di traino. All’incirca all’inizio del 1976 nascono la versione “lunga” con sbalzo posteriore aumentato di 25 cm.) e le ” Hardtop ” cioè con carrozzeria integralmente metallica. Una Nuova Campagnola è stata donata al Papa nel 1980 durante la sua visita a Torino ed ha svolto la funzione di Papamobile; Giovanni Paolo II si trovava su quella vettura quando fu ferito nell’attentato del 1981. Velocità massima dichiarata oltre 115 km/h; Portata 1 persona + 500 Kg bagagliaio oppure 7 persone + 80 kg: bagagliaio.

Fonte : “autoemotodepoca” – a cura di Mario Berte