poesia di Guido Mancini – musica “Non lasciarmi mai” di Enzo Ferraro


Non è casuale invocare la mamma nei momenti di sconforto, è l’angelo custode che ti ha dato la vita e si prodiga per il tuo bene senza chiederti nulla in cambio. “Casa senza la mamma è come un focolare senza la fiamma”.
  GRAZIE  MAMMA
  
 Grazie mamma, la vita m’hai dato
 e da quel dì ti sarò sempre grato,
 m’hai messo un gran cuore nel petto
 che sprigiona tanto amore e affetto.
  
 Mi hai coniato con grande intelletto
 l’abnegazione al sacrificio e rispetto,
 la dedizione alla lealtà e al dovere,
 un tesoro di orgoglio e di piacere.
  
 Mi hai dato due rotonde pupille
 per vederti ed ammirar le cose belle,
 due vispe orecchie fatte a spirale
 perché la tua voce potessi ascoltare.
  
 Così queste labbra a petali di rosa
 e sopra un naso che odora ogni cosa,
 due piedi lesti per poter camminare
 e due mani forti per poterti abbracciare.
  
 Due polmoni che fan da soffietto
 e respirando mi gonfiano il petto,
 che fanno in gola le corde vibrare
 affinché la mia lode tu possa ascoltare.
  
 Una lingua che parla di quell’amore
 che vibra le labbra, ma sgorga dal cuore
 e che armoniosamente san mormorare:
 - < mamma cara ti saprò sempre amare >.
  
 Tu, che sei stata sempre sì premurosa,
 mi hai guidato e perdonato ogni cosa;
 in questo mondo malvagio e spietato
 l’amore e il rispetto mi hai insegnato.
  
 Anche quando tu andrai in Paradiso
 mi benedirai con quel prodigo sorriso,
 veglierai su di me in ogni momento
 e farai sì che io viva felice e contento.
  
 Grazie mamma di quanto m’hai dato
 senza aver in cambio mai nulla cercato;
 un dono più grande al mondo non c’è
 se hai la mamma che invecchia con te.