a cura della Redazione “Tennis Club Story”


Jimmy Connors, all’anagrafe James Scott Connors (East St. Louis, 2 settembre 1952), è un ex tennista e allenatore di tennis statunitense. Soprannominato Jimbo, è considerato fra i più grandi giocatori nella storia del tennis. Mancino, con 109 titoli vinti, è il tennista che ha vinto più tornei nel singolare maschile nell’era Open, vincendo nel corso della carriera otto tornei di singolare del Grande Slam (arrivando altre sette volte in finale) e due titoli di doppio.

È stato a lungo al primo posto nel ranking mondiale negli anni settanta (ha concluso l’anno in testa alla classifica mondiale dal 1974 al 1978, stabilendo il nuovo primato poi battuto da Ivan Lendl), riaffacciandosi poi in vetta alle classifiche (è stato numero 1 per 13 settimane) negli anni ottanta, dopo il ritiro del suo grande rivale Björn Borg. È stato inserito nella International Tennis Hall of Fame nel 1998.

Cresciuto a Belleville, nell’Illinois, Connors impara a giocare a tennis dalla madre e all’età di otto anni partecipa all’U.S. boys’ 11-and-under del 1961. La madre Gloria, visto il suo talento, lo porta da Pancho Segura per farlo seguire da un professionista. Connors è stato fidanzato con Chris Evert, con cui ha disputato anche dei tornei di doppio misto. I due avrebbero dovuto sposarsi l’8 novembre 1974, ma il matrimonio fu rinviato e poi annullato, e i due nel 1975 diedero la notizia della fine della loro relazione, poco prima del torneo di Wimbledon. Nel maggio 2013 Connors pubblica la propria autobiografia, in cui dichiara che la fine della loro relazione fu dovuta al fatto che la Evert era incinta e prese unilateralmente la decisione di interrompere la gravidanza.

Nel 1977 è stato sentimentalmente legato alla Miss Mondo Marjorie Wallace. Nel 1979 sposa la modella di Playboy Patti McGuire; la coppia ha due figli e vive in California, a Santa Barbara. L’8 gennaio 2007 la madre, prima insegnante di tennis di Connors, muore a 82 anni.

Carriera1970-1972: Primi anni
Debutta nel 1970, ancora dilettante, non vince tornei ma riesce a mettersi in mostra giocando delle ottime partite, in particolare la vittoria contro Roy Emerson nel primo turno del Pacific Southwest Open di Los Angeles. Partecipa anche al primo US Open della sua carriera perdendo subito contro Mark Cox. Nel 1971 Connors vince il titolo NCAA in singolare frequentando l’Università della California a Los Angeles,[3] quello stesso anno raggiunge le finali nei tornei di Columbus e Los Angeles, ma viene sconfitto rispettivamente da Tom Gorman e Pancho Gonzales. Tenta nuovamente l’avventura nello Slam casalingo, stavolta vince al primo turno contro Alex Olmedo ma viene eliminato da Colin Dibley nell’incontro successivo. Connors divenne professionista nel 1972 e inizia subito a raggiungere finali nei tornei. A Roanoke vince il suo primo titolo minore da professionista e nel corso dell’anno raggiunge altre 9 finali vincendone 6, superando tra gli altri Guillermo Vilas e Roscoe Tanner. Nel Grande Slam inizia ad ottenere i primi risultati di rilievo: a Parigi arriva al secondo turno contro Harold Solomon, sull’erba londinese attrae l’attenzione arrivando fino ai quarti di finale superando Panatta, ma venendo eliminato da Ilie Năstase. Nello Slam americano esce subito ad opera di Tom Gorman. Grazie a questi risultati si qualifica al suo primo anno al Masters arrivando in semifinale, battuto ancora da Ilie Năstase.

Bjorn Borg e John McEnroe
Fin dal 1976 Connors ha dovuto imparare a temere il giovane campione Björn Borg e dalla finale dell’US Open 1978 Jimmy non è più riuscito a battere lo svedese. A partire dal 1977 sulla scena subentra anche il fortissimo e lunatico americano John McEnroe, che inizierà a mietere successi nel circuito professionistico a partire dall’anno seguente. Nel biennio 1980-81 Connors viene eclissato dalla rivalità tra Borg e McEnroe e i suoi risultati ne risentono. Mentre i due si contendono la vetta del ranking, Connors rimane stabilmente al terzo posto della classifica, vince ancora tornei minori ma non riesce a raggiungere alcuna finale nel Grande Slam venendo spesso eliminato per mano di uno o dell’altro.

Nel 1980 vince a Birmingham, a Philadelphia e alle WCT Finals 1980 (unico torneo di rilievo vinto in questo periodo, Borg assente) in questi ultimi due sconfigge proprio McEnroe nelle finali. All’Open di Francia arriva in semifinale ma viene sconfitto in cinque set dal connazionale di origine lituana Vitas Gerulaitis, il quale perderà poi la finale contro Borg. Anche a Wimbledon raggiunge il penultimo atto e viene battuto da McEnroe (poi protagonista di una leggendaria finale contro Borg vinta dallo svedese). A luglio vince il torneo di North Conway ma agli US Open viene nuovamente eliminato da McEnroe in semifinale. Nel finale di stagione vince due tornei minori a Guangzhou e Tokyo; nel Masters di fine anno vince tutte le tre partite del girone contro Guillermo Vilas, Harold Solomon e Ivan Lendl ma viene eliminato in semifinale da Borg. Il bilancio stagionale è di 72-16 e comprende 6 titoli in otto finali.

Nel 1981 vince il suo primo titolo a febbraio a La Quinta contro Ivan Lendl, poi vince anche a Bruxelles e Rotterdam. A Monte Carlo disputa una finale contro Vilas sospesa nel primo set sul 5 pari, pertanto i due curiosamente non concluderanno la partita e il titolo non verrà mai assegnato. A maggio è finalista ad Amburgo, perdendo contro Peter McNamara, e all’Open di Francia esce ai quarti ad opera dell’argentino José Luis Clerc. A Wimbledon in semifinale contro Borg, dopo essere stato in vantaggio di due set a zero subisce la rimonta dello svedese che si impone al quinto set. Anche agli US Open esce al penultimo atto per mano dello svedese, che vince nettamente 6-2, 7-5, 6-4. In novembre vince a Wembley superando McEnroe nella finale. Nel Masters di fine anno non va oltre il girone del primo turno, vince contro Eliot Teltscher ma perde contro Tanner e McEnroe. Unica soddisfazione in un’annata avara è la vittoria in Coppa Davis, Connors è fondamentale nei quarti di finale contro la Cecoslovacchia vincendo due singolari contro Tomáš Šmíd e soprattutto Ivan Lendl. In tutta la stagione ha raggiunto sei finali vincendo quattro tornei, ha chiuso l’anno al numero tre del ranking mondiale e il suo bilancio è stato 63–11.

Fonte : “wikipedia”