a cura della Redazione “Fotografiaartistica” e di Giuseppe Santagata


“Ho scoperto il Barrio Chino nel 1958 e ho capito che era il mio mondo. Ero affascinato dalla sua diversità e dalla ricchezza sociale … sono stato risucchiato dalla qualità umana di questi personaggi”

Joan Colom è considerato come uno dei fotografi più importanti degli anni ’50 e ’60. Le sue foto documentano la vita quotidiana di Barcellona caratterizzandosi per realismo e passione.

Nato nel 1921 a Barcellona, Colom, di professione contabile, ogni fine settimana per parecchi anni ha esplorato il quartiere di Raval, conosciuto anche come “Barrio Chino”. Passando dalla Rambla e lanciando uno sguardo fugace nei vicoli di questo quartiere, si potevano intravedere le prostitute e i loro clienti, la gente di strada e gli ubriaconi, i ladri e i delinquenti che avevano fatto di questo Barrio la loro casa.

Joan Colom armato della sua Leica, che teneva all’altezza delle ginocchia per passare inosservato, è riuscito, attraverso i suoi scatti, ad immortalarne l’essenza. Nelle sue immagini in bianco e nero risaltano le donne in attesa dei clienti,gonne sopra il ginocchio, capelli lunghi, tacchi a spillo, maglie e cardigan, vestiti stretti che denotano le curve pronunciate. Il fotografo spagnolo si è reso testimone del teatro sociale che gli si mostrava davanti riuscendo a cogliere l’autenticità degli attimi e dei gesti che lo caratterizzavano.

Nelle sue immagini si intreccia l’avanguardia modernista degli anni Cinquanta, con la tradizione “dark e pessimista della Spagna durante il franchismo. Il risultato è un corpo fotografico di enorme valore storico, sociologico e documentario. Colom che è stato uno dei primi fotografi a lavorare solo in serie fotografiche , ha ricevuto parecchi riconoscimenti. Tra i più importanti il Premio Nacional de Fotografía nel 2002 e la Medalla de Oro al Mérito Cultural concessagli dal comune di Barcellona nel 2003.