a cura di Luciana Gennari


Quando il premio pagato alla compagnia di assicurazione può essere scaricato dalle tasse?

Per incentivare l’utilizzo di polizze e strumenti previdenziali in Italia sono state previste delle agevolazioni fiscali tenuto conto della finalità meritevole di tutela. È il caso delle forme pensionistiche complementari per costruirsi una pensione di scorta: i fondi pensione negoziali, i fondi pensione aperti e i piani individuali pensionistici (o Pip).

In questo breve articolo ci occuperemo delle detrazioni fiscali sulle assicurazioni: analizzeremo quando la spesa per la polizza ci consente di pagare meno tasse, quali sono le agevolazioni e gli sconti concessi dallo Stato.

Pensioni integrative

Numerosi sono i vantaggi fiscali per le pensioni integrative. Tra queste analizzeremo i fondi pensioni negoziali e i PIP ossia i piani individuali pensionistici.

fondi pensione negoziali sono una forma di previdenza complementare chiusa, riservata ai lavoratori di specifici settori o categorie professionali. Sono istituiti da accordi tra le organizzazioni sindacali e quelle imprenditoriali a livello nazionale, di settore o aziendale.

I fondi pensione negoziali sono istituiti nell’ambito della contrattazione collettiva, nazionale o aziendale: l’adesione è quindi consentita solo alle specifiche categorie individuate dai relativi accordi e i lavoratori beneficiano anche del contributo del datore di lavoro.

I fondi pensione aperti sono invece istituiti da banche, Sgr e compagnie assicurative, e possono aderirvi professionisti, lavoratori autonomi, lavoratori dipendenti. I Piani individuali pensionistici (Pip) sono invece forme istituite dalle compagnie sotto forma di polizze vita (contratti di ramo I, di ramo III o combinazioni tra le due forme), che possono raccogliere adesioni solo su base individuale e vi può aderire chiunque.

Tutte le forme pensionistiche integrative sono sottoposte alla stessa disciplina fiscale.

La tassazione sui rendimenti è pari al 20%, ma sussiste una deduzione fiscale fino a 5.164,57 euro annui.

Tale deduzione può essere sfruttata dal lavoratore anche per i propri familiari (figli o coniuge).

Entro questa cifra i versamenti alle forme complementari possono essere portati in deduzione prima del calcolo della base imponibile (con un risparmio che dipende quindi dai redditi totale: paradossalmente sono avvantaggiati i redditi più alti visto che l’aliquota marginale può arrivare al 43%).

Attenzione però: nello scegliere lo strumento bisogna fare attenzione ai costi (guardando l’Isc, indicatore sintetico di costo) disponibile anche sul sito Ivass dove si possono fare dei confronti con altre forme complementari.

Polizze vita, infortuni e casa

Vi sono poi vantaggi fiscali anche per chi stipula alcune polizze di protezione. I costi sostenuti per le assicurazioni vita e infortuni, per esempio, possono essere detratti nella misura del 19%, così come le polizze per l’invalidità o quelle per la casa riferite ad eventi calamitosi.

Il tetto massimo tuttavia è fissato in:

  • 530 euro per le assicurazioni che prevedono il rischio di morte o di invalidità permanente;
  • 291,14 euro (al netto dei premi per le assicurazioni aventi per oggetto il rischio di morte o di invalidità permanente) per le polizze che coprono il rischio di non autosufficienza nel compimento degli atti della vita quotidiana (Ltc).

Detrazione per disabili con legge 104

L’importo detraibile per i premi versati per le polizze assicurative a tutela delle persone con disabilità grave (come definita dall’articolo 3, comma 3, della legge 104/1992) è di 750 euro.

Tasse sui premi assicurativi

Il vero peccato è che a fronte di queste agevolazioni siano previste ancora tasse sui premi: sull’Rc auto ad esempio c’è un’imposta fissata al 12,5% che le Province possono aumentare fino al 16 per cento.

Agevolazioni per il Dopo di Noi

La legge n. 112 del 23 novembre 2016, meglio conosciuta come “Dopo di Noi”, rappresenta un punto di svolta per le persone con disabilità grave prive di sostegno familiare.

Questa normativa mira a garantire loro autonomia e benessere attraverso una serie di misure e agevolazioni, soprattutto in assenza dei loro caregiver principali.

La legge introduce importanti agevolazioni fiscali, tra cui estensioni di esenzioni dall’imposta di successione e donazione, e incentiva l’utilizzo di strumenti giuridici come il trust.

Questo approccio è volto a rafforzare le tutele per le persone con gravi disabilità, garantendo loro una maggiore sicurezza economica.

La legge prevede anche la detrazione delle spese per polizze assicurative dedicate, aumentando il limite di detrazione per le polizze che coprono il rischio morte a favore di persone con disabilità grave.

Inoltre, vengono introdotti specifici strumenti finanziari, come i trust e i fondi speciali, che godono di particolari agevolazioni fiscali e sono destinati a garantire risorse economiche a lungo termine per le persone con disabilità.

La normativa infatti porta a 750 euro il limite di detrazione da Irpef per le polizze assicurative aventi a oggetto il rischio morte, a condizione che siano destinate esclusivamente a persone con disabilità grave.

All’articolo 6 inoltre si regolamenta il trust (esenzione totale dall’imposta di successione e donazione per beni e diritti conferiti appunto in trust), di vincoli di destinazione (articolo 2645-terdel codice civile) e di fondi speciali, composti da beni sottoposti a vincolo di destinazione e disciplinati con contratto di affidamento fiduciario.

Le compagnie assicurative hanno risposto a questa esigenza proponendo polizze “Dopo di Noi”, concepite per accumulare un capitale da destinare alle persone con disabilità nel momento in cui i loro familiari non saranno più presenti.

Queste polizze possono prevedere la liquidazione del capitale sia in un’unica soluzione sia attraverso piani programmati di rate semestrali.

Fonte : https://www.laleggepertutti.it – 4 Marzo 2024  – Autore: Paolo Florio


Luciana Gennari

Nata a Roma il 7 febbraio 1953Vive a Roma

Persona con Disabilità per Ischemia cerebrale. Mamma di tre ragazzi. Raffaello: il figlio dell’amore, il figlio del desiderio e il figlio della scelta. Simone il figlio del desiderio ha una gravissima disabilità dalla nascita. Francesco il figlio della scelta, di anni 30, con patologia schizofrenica (malattia invisibile), morto il 26 novembre 2021. Già Presidente della Consulta per i Diritti delle Persone con Disabilità – Municipio IX ROMA EUR – Comune di Roma, dalla sua istituzione nel 1999 ad oggi, fino alla morte del proprio figlio. In questa Rubrica si potrà parlare di disabilità motoria, sensoriale, intellettiva e mentale, perché farlo dà la possibilità a chi ci circonda di confrontarci ed aiutarci. Sarà un impegno prezioso per un gesto di servizio e di solidarietà autentica.

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