a cura della Redazione GreenMe


Certamente! A condizione di trovare un partner di personalità simile e che sappia rispettare i confini dell’altro senza soffrirne.

Le personalità solitarie si riconoscono subito: hanno bisogno dei loro spazi, altrimenti si sentono soffocare; spesso sono introversi, il che vuol dire che hanno bisogno di silenzio per ricaricare le loro “pile”; sono portati a vivere una vita non programmata, seguendo sempre le loro ambizioni, i loro desideri e il loro piacere. 

Questo però non vuol dire che i solitari disprezzino i contatti sociali, le amicizie, gli amori. Certo, per loro (a differenza di personalità più gregarie) trovare il partner perfetto può essere un po’ più complicato, ma non impossibile. Si tratta infatti di bilanciare la loro personalità, unica e preziosa, con il necessario impegno per trovare e mantenere un legame amoroso significativo e duraturo. 

In natura sono molte le specie e i singoli individui che amano la solitudine, e questo non pregiudica praticamente mai il loro inserimento nella vita sociale, anzi. Parlando di esseri umani contemporanei, i vantaggi delle personalità solitarie in amore sono molteplici: 

  • I solitari, diremo una banalità, non si sentono soli. Questo, in un mondo in cui le persone tendono a soffrire l’isolamento facendone addirittura motivo di panico, rende la loro personalità più equilibrata e propensa a riconoscere i legami importanti. 
  • I solitari tendono a conoscere se stessi piuttosto bene e si permettono di provare sentimenti ed emozioni fino in fondo (anche se non sempre li lasciano trapelare al di fuori). Questo è ottimo, nel momento in cui si trovano a decidere che la persona che hanno di fronte è “quella giusta”. 
  • Per i solitari il bisogno di amore è sostituito dal desiderio dell’amore: nessuno dei loro legami, nessuna delle loro attenzioni è casuale o superficiale. 

Ma attenzione: per quanto le personalità solitarie sembrino “compagne ideali”, in verità molto spesso tendono ad amare più la loro preziosa solitudine che un eventuale partner. Ecco allora possibili svantaggi nel campo affettivo per queste personalità. 

  • Per quanto tendano a creare legami profondi dal punto di vista sentimentale, di fatto per i solitari l’io viene sempre prima del noi. A volte i legami con queste personalità non evolvono, non si arriva a una convivenza, si resta confinati negli incontri del fine settimana. 
  • Solitari e gregari non vanno d’accordo: una personalità che ha molto bisogno di contatto e presenza potrebbe sentirsi frustrata nell’avere a che fare con un partner “orso”. 

Il massimo, per un solitario, sarebbe trovare un partner che condivida il suo stesso tipo di personalità e mentalità. A quel punto ci sono alte possibilità che il legame divenga soddisfacente, profondo e duraturo per entrambi, nel rispetto della propria natura. Di fatto, il solitario non è un misantropo che ha bisogno di “ammorbidirsi” ma semplicemente una personalità che ha bisogno dei propri spazi per vivere felice. Non si tratta quindi di doversi modificare, ma di trovare una persona che sia in grado di comprendere e abbracciare il bisogno di solitudine che in determinati momenti affiora nel partner. 

Le personalità solitarie, quando trovano un partner in grado di connettersi con la loro personalità rispettandone i confini, possono essere gli amanti più fedeli e più intensi.