a cura di Italiadelight e E-borghi


Il borgo di Pesche si presenta come un chiaro esempio di castello recinto, cioè di borgo fortificato racchiuso in una cinta muraria, collocato in una posizione strategica, dall’alto della quale sovrasta l’intera vallata di Isernia e si pone a controllo del tratturo Pescasseroli-Candela.

La sua fortificazione probabilmente risale al XII secolo. Oggi dell’antico borgo medievale restano ben visibili il “Castello” e la “Torre” di chiara architettura normanna, oltre alle due porte di accesso in pietra divise l’una dall’altra da una piazzetta dedicata alla Ss. Trinità. Restano tracce delle mura perimetrali,di torrioni e di abitazioni medioevali.

Oltre al borgo fortificato, è comunque presente un caratteristico centro storico di origine longobarda , costituito da abitazioni arroccate sul pendio roccioso del monte San Marco, assumendo la caratteristica forma di un “Presepe”. Addentrandoci per i viottoli del centro storico possiamo ammirare , in piazza Ss Trinità, cinque croci di pietra di varia fattura, che si stagliano su un orizzonte senza confini, creando una vista del tutto suggestiva. Tra i monumenti particolarmente interessanti da vedere c’è la Chiesa parrocchiale della Madonna del Rosario costruita su precedenti edifici religiosi, risalenti a prima del XV secolo, fu eretta a parrocchia nel 1593, e portata alla forma odierna dall’arciprete Silvestro Biondi tra il 1727 e il 1759, con la spesa di 4645 ducati d’oro e di 864 per la fusione delle campane. Il campanile della chiesa domina, insieme ai resti del castello, la vista del paese. Di particolare interesse è la Chiesa Parrocchiale di San Michele, protettore del paese, risalente al 1700, costruita sui ruderi di due precedenti chiese di diverse epoche medievali e, all’interno della quale, è da ammirare l’altare in marmo.

Il comune di Pesche dal 2006 può anche vantare la presenza di una sede dell’Università degli studi del Molise ( UNIMOL) in cui sono dislocati alcuni corsi del dipartimento di Bioscienze e territorio.


Santuario di Santa Maria del Bagno

Con la costruzione del cimitero attiguo, nel 1882, divenne cappella cimiteriale. Con un decreto di Papa Giovanni XXIII, nel 1963, la chiesa venne elevata al rango di santuario, e il pomeriggio del 26 maggio la tavola raffigurante la Vergine col Bambino fu incoronata per mano del vescovo d’Isernia e Venafro Mons. Achille Palmerini. Negli anni Settanta subì un pesante adeguamento liturgico, che cancellò interamente ogni traccia della chiesa antica, ad eccezione del soffitto a cassettoni. L’altare maggiore fu spostato nella piccola chiesa di San Giovanni Battista. La festa della Madonna del Bagno è celebrata solennemente ogni anno l’ultimo sabato e l’ultima domenica di maggio.

Fonte : “E-borghi” – “visitmolise”