a cura della Redazione di “Hello Maestro”


All’inizio del XX secolo, gli oceani, i continenti, le foreste tropicali e presto i poli hanno visto l’arrivo dell’uomo… I nostri figli chiedono giustamente al Maestro: “Siamo stati al Nord, al Sud, all’Ovest e all’Est. Allora, dove resta da andare?”. E il nostro vecchio saggio guarda il cielo. Volare, il vecchio sogno dell’uomo. Ma da Icaro in poi abbiamo fatto progressi… Dalle scoperte dei fratelli Mongolfier nel XVIII secolo, arriviamo al 1930, quando Auguste Piccard, un professore dell’Università di Bruxelles, ha letteralmente battuto tutti i record di salita in quota, grazie a una cabina metallica pressurizzata attaccata a un pallone. Questo processo, in definitiva molto semplice, gli ha permesso di essere il primo ad esplorare la stratosfera, salendo a 15 800 metri, quasi il doppio dell’Himalaya! Naturalmente, come tutti i pionieri, Piccard avrebbe incontrato circostanze e pericoli imprevisti, ma il suo genio di tuttofare inventivo lo avrebbe sempre tirato fuori dai guai.
Dopo aver trionfato nella stratosfera, Piccard ha rivolto la sua attenzione ai grandi abissi del fondo del mare. Le grandi trincee sottomarine sono profonde diecimila metri e non sono state toccate dall’uomo, poiché sono soggette a una pressione di più di mille chili per centimetro quadrato.
Il nostro professore pensò che applicando lo stesso principio della cabina pressurizzata, avrebbe potuto scendere con la stessa facilità con cui era salito… pur avendo prima rinforzato solidamente le pareti della sua cabina!
Così è nato il batiscafo, la “nave degli abissi”. Temporaneamente interrotta dalla seconda guerra mondiale, l’avventura del batiscafo riprese nel 1948. Piccard era ora assistito da suo figlio Jacques e da altri giovani appassionati del mare, come Cousteau (all’epoca semplice tenente) e il biologo Théodore Monod…
Dopo diverse prove e qualche incidente, il piano definitivo del “Trieste” fu elaborato e il batiscafo costruito. Avrà una lunga e gloriosa carriera, che culminerà nel 1960 quando Jacques Piccard, accompagnato da un tenente della marina americana, raggiungerà il fondo della Fossa delle Marianne, la più profonda del mondo: 11.000 m! I nostri amici furono sorpresi dalle scoperte fatte a questa profondità, in uno spazio fino ad allora sconosciuto all’uomo.
Non è cosa da poco dire che la famiglia Piccard ci ha aperto molti nuovi orizzonti.