a cura della Redazione di “Arte e Cultura”


Antonio Pisano detto Pisanello, pittore e medaglista, giunse da Pisa a Verona ancora fanciullo intorno al 1395. Conosciamo molto poco della sua formazione in quanto le sue prime opere sono andate totalmente perdute.
Lavorò con i maggiori artisti del suo tempo, tra i quali spicca la figura di Gentile da Fabriano con il quale collaborò per gli affreschi oggi perduti della sala del Maggior Consiglio del Palazzo Ducale di Venezia e per gli affreschi della basilica di San Giovanni in Laterano a Roma.

Rimangono della sua attivitàdi affrescatore soltanto pitture minori o allo stato frammentario, tra le quali il ciclo della Cappella Pellegrini in Sant’Anastasia a Verona rappresentanti Storie di San Giorgio e di Sant’Eustachio di cui oggi ci resta la scena rappresentante il Congedo di San Giorgio dalla Principessa, nella quale è possibile ammirare il linguaggio della sua arte di tono fiabesco, raffinato e prezioso, in coerenza con lo stile del gotico internazionale, ma che si va evolvendo in un naturalismo molto vicino alle conquiste della rinascenza toscana.
Tra le opere giovanili ci restano la Madonna della quaglia oggi al Museo Civico d’arte a Verona, e le quattro tavolette rappresentanti le Storie di San Beneddetto.
Pisanello fu molto apprezzato al suo tempo come ritrattista, famoso è il Ritratto di Lionello d’Este oggi all’Accademia di Carrara a Bergamo.
L’artista, inoltre, fu un’abile medaglista; tra le sue medaglie, caratterizzate da una delicata eleganza del rilievo, ricordiamo quelle dell’Imperatore Giovanni Paleologo, di Filippo Maria Visconti, di Lionello d’Este, di Cecilia Gonzaga considerata il suo capolavoro.
L’artista, probabilmente, morì a Napoli intorno al 1455.

Fonte : “storiadellarte”