a cura di “Fabrizio Caramagna”


Quanto vorrei la bacchetta magica non per fare una magia ma per ritrovare la realtà.
Conoscerti senza vederti.
Appartenerti senza tenerti.
Accarezzarti senza toccarti.
Amarti senza poterti amare.
Dai, rompiamo questo circolo vizioso.
Esci dalla virtualità, esci da ogni tipo di chat e vieni qui nella realtà.
Voglio conoscerti per tutto ciò che ancora non so di te.
Guardare le serie tv è l’unica alternativa che abbiamo trovato ai social network. Di cose da fare nella “realtà” neanche a parlarne.
Ci siamo allontanati così tanto dalla realtà, pur avendola al nostro fianco, da scambiare per reale ciò che non lo è. E quando la vera realtà ci tocca, sembra un’invasione del nostro spazio e allora la guardiamo come un’aliena, come qualcosa che non ci appartiene, ostaggi come siamo del flusso di immagini, like e messaggi virtuali.
Fatevi sognare da qualcuno che ha il coraggio di farvi diventare realtà.
– Tornate ciò che eravate prima.
– Bambini?
– No, reali.
I filtri, i ritocchi, le angolature ci rendono tutti più belli in foto. Ma non eleganti.
L’eleganza ce la può dare solo la realtà.
Su whatsaspp c’è questo tentativo di mostrarsi veri da finestre grandi come francobolli.
Elemosiniamo finzione e siamo ricchi di realtà che non vogliamo guardare in faccia.
Cose che a causa dei social non sono più di moda:
– L’onestà
– La coerenza
– La realtà
Sui social oscilliamo tra il desiderio di trasformare l’altro in realtà, e la paura di perdere la magia.
Il modo in cui gli uomini prendono qualcosa e lo trasformano in una forma irriconoscibile e poi la chiamano realtà.
Per paura di restare solo davanti alla realtà, l’individuo si aggrega alle comunità che coltivano illusioni.

Fabrizio Caramagna, conosciuto anche come “ricercatore di meraviglie”, è uno degli autori italiani più citati e lo scrittore di aforismi (vivente) più citato al mondo.

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