a cura della Redazione “Portale di ornitologia”


La Riserva occupa i due terzi del Bosco Casale, un querceto collinare che anticamente ha ospitato l’accampamento di Annibale nella vicina Gerione. Negli anni Venti la zona viene inserita nel piano dei tagli cedui ventennali che si fermarono solo nei primi anni Novanta, quando il Comune di Casacalenda, proprietario dei terreni, trasforma il bosco in Oasi di protezione della fauna. Nel 2019 viene istituita dalla Regione Molise la Riserva Naturale, affidata in gestione alla Lipu, tramite apposita convenzione con il Comune di Casacalenda. La Riserva è formata da un bosco deciduo di 146 ettari, situato a circa 800 metri sul livello del mare. in un’area a forte vocazione agricola e selvicolturale. Inserita nel 1995 dal ministero dell’Ambiente nell’Elenco nazionale delle aree naturali protette, è stata recentemente riconosciuta quale Zsc (Zona speciale di conservazione) per la rete europea Natura 2000.

Tipici elementi di questo bosco di Cerro sono i suggestivi Farnetti con sottobosco formato da Biancospini e Agrifogli. I sentieri sono incorniciati dalle rosse bacche del Corniolo e dai profumati fiori bianchi del Prugnolo, dal candido Narciso dei Poeti e dal raro Citiso villoso. Tre piccoli ruscelli e uno stagno ospitano l’Ululone appenninico e la Salamandrina di Savi. L’insieme dei vari ambienti e il divieto di caccia hanno creato un rifugio ideale per le oltre 110 specie di uccelli censite.

Tra i rapaci nidificanti è abbastanza facile scorgere la Poiana, il Falco pecchiaiolo (simbolo della Riserva) e lo Sparviere, un vero specialista nella cattura dei piccoli uccelli con i suoi spettacolari inseguimenti. In primavera si può avere l’occasione di ammirare il volo planato del Nibbio reale e il Lodolaio. Dal folto del bosco arrivano il canto flautato del Rigogolo e i chiassosi allarmi della Ghiandaia e del Picchio verde. Sempre in primavera il bosco è ravvivato dai canti di Tordo bottaccio, Picchio muratore, Fiorrancino, Luì piccolo e altri piccoli passeriformi insettivori che nidificano invece negli strati bassi della vegetazione. Più in alto, nello strato arboreo, le specie più comuni sono il Colombaccio, il Picchio rosso minore e la Tortora comune. Dopo il tramonto fanno la loro comparsa i più elusivi mammiferi e il Sentiero natura diventa teatro delle cacce del Lupo appenninico e del Gatto selvatico.

Tra i rapaci nidificanti è abbastanza facile scorgere la Poiana, il Falco pecchiaiolo e lo Sparviere, un vero specialista nella cattura dei piccoli uccelli con i suoi spettacolari inseguimenti. In primavera si può avere l’occasione di ammirare il volo planato del Biancone, esperto cacciatore di rettili, oltre al Nibbio reale e al Lanario; mentre dal folto del bosco arrivano il canto flautato del Rigogolo, simbolo dell’Oasi, e i chiassosi richiami della Ghiandaia, del Picchio verde e della Gazza. Sempre in questa stagione l’Oasi è ravvivata dallo Scricciolo e il Luì piccolo, Capinera, Pettirosso e piccoli passeriformi insettivori che nidificano negli strati bassi della vegetazione. Più in alto, nello strato arboreo, le specie più comuni sono le Cince, il Canapino e la Tortora. Verso il tramonto fanno la loro comparsa i rapaci notturni e con un po’ di pazienza si possono sentire i versi dell’Allocco, del Gufo comune e del Barbagianni.

Un Sentiero natura, corredato da pannelli didattici, permette ai visitatori il riconoscimento immediato delle diverse specie di fiori e dei tanti animali. Il percorso si snoda all’interno del bosco, passando tra le pozze naturali degli anfibi e i siti di osservazione delle farfalle.

L’Oasi dispone di un Centro visite, di un’apposita Eco-Ludoteca, sala proiezioni, Sentiero natura, pannelli didattici, parcheggio. Molti gli Eventi natura organizzati per coinvolgere i visitatori nella vita del bosco: dalla Festa di compleanno dell’Oasi alle liberazioni di rapaci, dalle escursioni guidate ai programmi per le scuole.

Fonte : “LIPU”