a cura della Redazione “Tennis Club Story”


L’epoca d’oro dell’Italia del tennis dura fino al 1980, vengono giocate altre tre finali senza però molta fortuna: nel 1977 l’Australia vince 3-1 a Sidney, nel 1979 gli Stati Uniti di McEnroe fanno cappotto a San Francisco e un anno dopo è 4-1 in favore della Cecoslovacchia di Lendl e Smid. Nel 1981 viene introdotto il World Group, l’Italia ne fa parte ma non raggiunge risultati di rilievo fino al 1998, anno dell’ultima finale. È l’Italtennis di Davide SanguinettiAndrea GaudenziDiego Nargiso e Gianluca Pozzi, capitanati da Paolo Bertolucci. I primi due turni si rivelano una formalità: a Genova l’India soccombe 4-1, ancora meglio a Prato dove lo Zimbabwe dei fratelli Black viene spazzato via. In semifinale si va a Milwaukee contro gli Stati Uniti orfani di Sampras e Agassi: Gaudenzi e Sanguinetti vincono i primi due singolari contro Gambill e Martin e il doppio ci promuove in finale, da giocare per la prima volta in casa. Al Forum di Milano sarà però un weekend di delusione: la spalla di Gaudenzi fa crack al tie break del quinto set nel primo singolare contro Magnus Norman, Gustafsson batte un deludente Sanguinetti e l’epilogo è amarissimo. Gli anni 2000 sono i più bui del tennis italiano in Davis: nel 2000 arriva la prima retrocessione nel Group I e tre anni dopo lo Zimbabwe ci spedisce nel Group II dove si rischia il tracollo persino contro la Georgia.

Fonte : “lenius” – articolo di Piero Vassallo