a cura di Luciana Gennari


Invalidi e portatori di handicap hanno più diritti rispetto alle persone sane? Ecco cosa succede in caso di sfratto, pignoramento, parcheggi e in altre circostanze della vita quotidiana.

Molto spesso, si crede che una persona disabile e ammalata sia tutelata ad oltranza dalla legge; così tuttavia non è. La legge si impegna solo a rimuovere gli ostacoli che, di fatto, possono pregiudicare l’applicazione del principio di uguaglianza rispetto alle persone prive di disabilità, ma non adotta invece un trattamento preferenziale per chi ha handicap o gravi patologie.

Diversamente, si verificherebbe una discriminazione al contrario, a favore cioè degli invalidi.

Chiariamo questo aspetto perché circolano spesso leggende metropolitane in merito a presunte ma insussistenti tutele per una persona disabile e ammalata. Di tanto parleremo qui di seguito, a scanso di equivoci. Spiegheremo cioè quali diritti ha un invalido e quali invece non gli sono riconosciuti.

Sfratti bloccati per chi è disabile o malato

Non è vero che una persona disabile o malata non possa essere sfrattata se non paga l’affitto. Non sussiste infatti alcuna differenza tra i morosi fondata sulle condizioni di salute. Quindi, il locatore può mandare via l’inquilino con un handicap al pari di quello sano, dopo 20 giorni di ritardo dal versamento del canone mensile. Né questi può invocare una proroga dello sfratto come un tempo succedeva.

Pignoramento casa per chi è malato o invalido

È possible pignorare la casa di un soggetto disabile o malato, anche se terminale. Non c’è alcuna tutela neanche in questo ambito per chi non ha la possibilità di andare a vivere altrove e, senza un tetto, potrebbe subirne un grave e irreparabile danno alla salute.

Quando si contraggono dei debiti che non si riesce a ripagare, la casa è una delle proprietà pignorabili dal creditore, ma ci sono eccezioni al pignoramento della casa con un disabile?

L’ordinamento italiano pone dei limiti al pignoramento delle proprietà e dei beni appartenenti ad un disabile. Infatti, per tutelare la persona invalida non è possibile pignorare quei crediti provenienti da sussidi di sostentamento come non è pignorabile in alcun caso la pensione di accompagnamento riconosciuta alle persone a cui è stata riconosciuta un’invalidità del 100%.

Ma uno dei beni maggiormente aggrediti dai creditori è proprio la casa. In questo caso l’ordinamento sancisce che il pignoramento della casa con un disabile è legittimo, ma entro alcuni limiti, e lo stesso vale nel caso in cui il debito sia intestato ad una persona con disabilità.

In più, la Legge stabilisce anche che il giudice può anche disporre lo sgombero dell’immobile durante l’iter di esecuzione forzata, proprio come per qualsiasi immobile pignorato

Pignoramento stipendio o pensione

Se lo stipendio di un disabile può essere pignorato entro massimo un quinto, salvo le voci che non hanno carattere retributivo (come ad esempio gli assegni al nucleo familiare, i rimborsi spese, l’indennità di trasferta, gli accantonamenti Tfr, l’indennità per malattia e i vari incentivi all’esodo), la pensione di invalidità invece non può esserlo.

E questo perché l’articolo 545 del Codice civile stabilisce che «Non possono essere pignorati crediti aventi per oggetto sussidi di grazia o di sostentamento a persone comprese nell’elenco dei poveri, oppure sussidi dovuti per maternità, malattie o funerali da casse di assicurazione, da enti di assistenza o da istituti di beneficenza».

Pagamento parcheggi per chi ha il contrassegno invalidi 

Dal 1° gennaio 2022, infatti, cittadini con disabilità, ovviamente possessori del contrassegno parcheggio per disabili, possono parcheggiare gratuitamente sulle strisce blu in tutti i Comuni italliani, quando non ci sia disponibilità nei posti riservati

Diritto a un posto a sedere sui mezzi pubblici

mezzi pubblici raccomandano un certo tipo di comportamento ai viaggiatori, tra cui il cedere il posto a chi ha una disabilità. Non è tuttavia un dovere. Esistono dei posti riservati a chi non può stare in piedi, ma se questi sono tutti occupati non è dovere degli altri alzarsi dai propri sedili. Insomma, il disabile non ha sempre un diritto al posto a sedere.

Il diritto all’assegno di accompagnamento 

Altro luogo comune vuole che l’assegno per l’accompagnatore spetti a chi abbia una invalidità del 100%. Non è così. Oltre a tale condizione, il sostegno economico erogato dall’Inps viene riconosciuto solo se sussiste una difficoltà: 

  • a camminare senza l’aiuto di un accompagnatore (chi può camminare col bastone quindi non ha diritto al sussidio);
  • oppure a compiere gli atti quotidiani della vita senza assistenza.

Entrare gratis al cinema, musei, concerti, stadi

Non esiste un diritto per malati e disabili di entrare gratis nei cinema, musei, concerti o agli stadi. Il riconoscimento di tale beneficio è rimesso solo alla discrezionalità del titolare del locale o degli organizzatori dell’evento. In assenza di altre indicazioni, il disabile deve pagare regolarmente il biglietto.

Il diritto all’abbattimento delle barriere architettoniche in condominio 

Non è vero che il condomino disabile può obbligare il resto del condominio ad effettuare le opere di abbattimento delle barriere architettoniche. La scelta è rimessa sempre alla volontà dell’assemblea. Per cui, se non si forma una maggioranza, l’opera può essere negata. Il quorum richiesto per deliberare i lavori straordinari a tutela dei portatori di handicap è quello della maggioranza degli intervenuti in assemblea che rappresentino la metà del valore dell’edificio

Se non si forma tale maggioranza è diritto del disabile eseguire i lavori a proprie spese (ad esempio, l’installazione di un montascale o l’allargamento di una porta di ingresso per far passare la carrozzella), escludendo dall’utilizzo di tali servizi tutti gli altri condomini.

Pignorabilità dei beni di un disabile

La legge non ammette deroghe e l’immobile può essere messo all’asta nonostante vi risiedano all’interno minori ed anziani, a prescindere dalla sua intestazione. Quindi, anche la casa di proprietà di una persona con minorazioni fisiche o mentali può essere pignorata.

Si è posto il problema se sia pignorabile la casa acquistata con un risarcimento erogato a un dipendente per via dell’invalidità subita sul lavoro: la risposta è anche in questo caso affermativa.

Si può pignorare l’auto di una persona con disabilità: come bloccare il pignoramento?

Il fermo amministrativo è un atto con cui l’Agenzia delle Entrate o l’agente di riscossione blocca un bene prima del pignoramento. Tuttavia, nel caso specifico dell’auto di una persona disabile, il debitore ha il diritto di bloccare immediatamente il pignoramento prima che sia iscritto. Questo può essere fatto compilando i moduli di richiesta di cancellazione dell’iscrizione del fermo amministrativo.

L’Agenzia delle Entrate non dà solitamente l’avvio alla procedura di iscrizione al fermo amministrativo per i veicoli di persone disabili, poiché l’interpretazione dell’articolo 514 del Codice di Procedura Civile stabilisce che gli strumenti, gli oggetti e i libri indispensabili per l’esercizio della professione, dell’arte o del mestiere del debitore non possono essere pignorati.

Di conseguenza, la legge considera l’auto di una persona disabile come un bene non pignorabile, poiché costituisce uno strumento indispensabile per la locomozione e il lavoro di una persona con disabilità. Quindi, in molti casi, non si può pignorare l’auto di una persona con disabilità.

In sintesi

In sintesi, le cose stanno nel seguente modo:

  • il creditore privato può pignorare tanto l’auto intestata a un invalido, tanto quella di proprietà di un suo familiare e da lui utilizzata per gli spostamenti dell’invalido;
  • se tuttavia il creditore è l’agente della riscossione esattoriale (ad es. Agenzia Entrate Riscossione), questi non può sottoporre il mezzo al fermo amministrativo (che poi, di solito, è l’anticamera del pignoramento).

Tale soluzione però non è sancita da una norma di legge ma dall’interpretazione dei giudici. In ogni caso, l’Agenzia delle Entrate-Riscossione non avvia la procedura di iscrizione del fermo amministrativo per i veicoli adibiti o destinati ad uso di persone diversamente abili e, laddove il fermo risultasse già iscritto, provvede alla sua cancellazione (per ottenere il beneficio non occorrono necessariamente l’invalidità al 100% e l’accompagnamento).

Una persona affetta da invalidità che abbia ricevuto un preavviso di fermo può presentare allo sportello dell’esattore una  istanza con richiesta di annullamento della misura, a cui va allegata la documentazione medica.

Fonte : https://www.laleggepertutti.it/ – Autore: Angelo Greco


Luciana Gennari

Nata a Roma il 7 febbraio 1953Vive a Roma

Persona con Disabilità per Ischemia cerebrale. Mamma di tre ragazzi. Raffaello: il figlio dell’amore, il figlio del desiderio e il figlio della scelta. Simone il figlio del desiderio ha una gravissima disabilità dalla nascita. Francesco il figlio della scelta, di anni 30, con patologia schizofrenica (malattia invisibile), morto il 26 novembre 2021. Già Presidente della Consulta per i Diritti delle Persone con Disabilità – Municipio IX ROMA EUR – Comune di Roma, dalla sua istituzione nel 1999 ad oggi, fino alla morte del proprio figlio. In questa Rubrica si potrà parlare di disabilità motoria, sensoriale, intellettiva e mentale, perché farlo dà la possibilità a chi ci circonda di confrontarci ed aiutarci. Sarà un impegno prezioso per un gesto di servizio e di solidarietà autentica.

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