a cura della Redazione di “Famiglia Cristiana”

Una stella sulla strada di Betlemme

Era inverno
e soffiava il vento della steppa.
Freddo aveva il neonato nella grotta
sul pendio del colle.
L’alito del bue lo riscaldava.

Animali domestici stavano nella grotta.
Sulla culla vagava un tiepido vapore.
Dalle rupi guardavano
assonnati i pastori
gli spazi della mezzanotte.

E lì accanto, sconosciuta prima d’allora,
più modesta di un lucignolo
alla finestrella di un capanno,
tremava una stella
sulla strada di Betlemme.

Boris Pasternak nasce il 10 febbraio 1890 a Mosca, figlio di un noto pittore impressionista e di una pianista provenienti da Odessa. Dopo aver compiuto studi di musica, diritto e filosofia, comincia l’attività artistica nelle avanguardie, vicino ai futuristi. L’esordio è segnato da un volume di poesie, Il gemello nelle nuvole (1914). Vive in disparte, in una colonia di scrittori a Peredelkino, nei pressi di Mosca, senza mai cercare di accattivarsi la simpatia delle autorità sovietiche. Insignito del premio Nobel per la letteratura nel 1958, non può andare a ritirarlo. Muore poco dopo nel 1960. Feltrinelli ha pubblicato Il Dottor Živago (1957, in nuova traduzione nel 2007), libro che è presto diventato un caso editoriale internazionale, lanciando anche la casa editrice e ispirando un film di grande successo. Ci sono poi L’Autobiografia (1958), con i nuovi versi, Disamore e altri racconti (1976), e Il soffio della vita. Corrispondenza con Evgenija (1921-1931) (2001).


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